Secondo la rielaborazione di JEME Bocconi dei dati ISTAT, l’Italia deve far fronte ad una situazione che vede le infrastrutture idriche sprecare ogni anno il 36% dell’acqua immessa in rete e il 42% dell’acqua potabile, per un danno nell’ordine di 10 miliardi di euro causato soprattutto dalla vetustà delle tubature e degli impianti che registrano perdite durante la distribuzione. A ciò si aggiunge la crisi idrica a cui è soggetto il 17% del territorio europeo.
In questo contesto, come suggeriscono i dati di Market.US, il mercato dello Smart Water Monitoring, ovvero l’insieme delle tecnologie digitali che consentono di monitorare le condizioni dell’infrastruttura idrica, prevenire eventuali guasti e ridurre sprechi e consumi, assume un ruolo rilevante. Tanto che il mercato, che attualmente si aggira sui 16 miliardi di dollari a livello globale, molto probabilmente toccherà i 45 miliardi entro il 2032 (+11,5% anno su anno).
Consapevole che a generare la maggior frazione di perdite idriche è il settore dell’industria (43%), seguito dai consumi domestici (40%) e dall’attività agricola (17%), la startup deep tech italiana Quick Algorithm ha sviluppato Scops, una soluzione plug&play che combina connettività wireless a lungo raggio, IoT e AI, per monitorare consumi, livelli e perdite d’acqua, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica del 15% e a ridurre gli sprechi di acqua fino al 30%.
900 milioni di euro per ridurre le perdite di acqua
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha destinato 900 milioni di euro (293 milioni dal PNRR) per affrontare le perdite dovute alla dispersione di acqua nella rete idrica italiana con l’obiettivo di modernizzare ed efficientare l’infrastruttura esistente. Al momento, sono stati approvati 33 interventi, con una spesa di 536 milioni di euro per l’aggiornamento della rete idrica nel Centro-Nord e 364 milioni di euro per il Sud.
L’obiettivo entro la fine del 2024 è dotare 45.500 km (9,1% del totale) di condotte d’acqua con sensori e strumentazione di controllo per localizzare tempestivamente le perdite e fornire i dati necessari per attivare interventi risolutivi. Entro marzo 2026, si prevede di riconvertire 72.000 km (15% del totale) di condutture, migliorando la qualità del servizio e l’efficienza nella distribuzione, sia per i cittadini che per l’industria.
In occasione della Giornata Mondiale del Monitoraggio delle Acque del 18 settembre, Quick Algorithm ha presentato il report sullo Smart Water Monitoring realizzato in collaborazione con JEME Bocconi che fotografa la condizione degli impianti idrici in particolare in Italia.
Occasione perfetta per presentare, dopo tre anni di ricerca e sviluppo, Scops, soluzione che combina sensori IoT a lungo raggio con l’intelligenza artificiale per monitorare i dati provenienti da macchinari e infrastrutture. La mission è migliorare l’efficienza produttiva, energetica e idrica del settore industriale, con la possibilità (in casi di particolare successo) di ridurre gli sprechi di acqua anche del 30%. La soluzione è stata ad oggi adottata da aziende che operano in diversi ambiti industriali e da alcuni gestori della distribuzione dell’acqua e dei servizi fognari.
Scops di Quick Algorithm: l’integrazione perfetta di IoT e AI
L’utilizzo di sistemi intelligenti per il monitoraggio degli impianti di sollevamento e della rete idrica, come la soluzione Scops ideata da Quick Algorithm, aiuta a migliorare l’efficienza dell’infrastruttura idrica e ottimizzare i processi decisionali (dagli accordi tariffari al funzionamento delle strutture amministrative), facilitando anche il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Si stima che il ritorno dell’investimento (ROI) si aggiri intorno a 64 volte la spesa effettuata per digitalizzare la rete.
Guardando al funzionamento vero e proprio, i sensori trasmettono in tempo reale 24/7 dati a lunga distanza, l’AI integra il monitoraggio puntuale con algoritmi previsionali, che analizzano i dati e individuano i problemi, prevenendo potenziali malfunzionamenti degli impianti ed evitando costosi fermi impianto improvvisi. Inoltre, grazie alla modalità plug and play, non necessita di integrazioni nei sistemi proprietari aziendali, per questo la sua implementazione risulta fino a 5 volte più veloce rispetto alle altre.
Scops permette alle aziende di risparmiare più di un milione di euro ogni mille punti di misura in cablaggi e set up tradizionali e grazie all’analisi automatizzata dei dati, è possibile risparmiare circa ottocentomila euro in costi di analisi dei dati in un orizzonte temporale di cinque anni per lo stesso numero di sensori messi in campo.
Oltre alle applicazioni in ambito idrico, la tecnologia è funzionale per il monitoraggio energetico e la manutenzione predittiva: in un caso di successo in ambito industriale Scops ha generato un risparmio di 6 milioni di euro, pari al 15% dei costi energetici totali, oltre a prevenire perdite di produzione superiori al milione e mezzo di euro identificando un imminente guasto.
Il potenziale dello Smart Water Monitoring
“La tecnologia oggi consente di raccogliere e analizzare dati in una scala mai vista prima; questa è un’opportunità enorme per tutte le sfide di competitività e sostenibilità che stiamo affrontando come paese e come pianeta”, afferma Jacopo Piana, Fondatore e CEO di Quick Algorithm. “Applicare questa potenza di analisi al monitoraggio delle risorse idriche, attraverso strumenti avanzati di Smart Water Monitoring, significa poter individuare malfunzionamenti, sprechi e consumi anomali in tempo reale e con una capillarità prima impensabile. Essere allertati di un consumo anomalo o del malfunzionamento di un impianto dopo qualche ora, invece che dopo qualche settimana o mese, può fare una differenza decisiva quando si parla di grandi numeri.”
“Investire nell’analisi dei dati – prosegue Piana – è dunque una scelta strategica fondamentale per contrastare la carenza di acqua e gli sprechi energetici, perché permette di raccogliere grandi volumi di dati e di analizzarli automaticamente; ma integrare in modo efficace questi nuovi strumenti con gli ambienti e i sistemi aziendali richiede competenze specifiche che non sempre sono presenti in azienda. Per accelerare questo processo e ‘democratizzare’ l’analisi avanzata dei dati nel settore industriale e pubblico abbiamo sviluppato la soluzione Scops. Al momento, Scops è l’unica soluzione Plug & Play alla portata di tutte le aziende e istituzioni che combina sensori a lungo raggio e intelligenza artificiale per ridurre sprechi e prevenire il guasto di macchinari e impianti. Siamo fieri che questa soluzione sia stata sviluppata in Italia da una squadra giovane e composta da un team internazionale”.