Il volume d’affari della pubblicità per dispositivi mobile (mobile advertising) nel Regno Unito è più che raddoppiato nel 2012, sull’onda della rapida diffusione tra i consumatori britannici degli smartphone, saliti da un tasso di adozione del 51% al 64% nei soli 12 mesi tra il gennaio e il dicembre dello scorso anno (dati ComScore). Secondo i dati elaborati da PwC (PriceWaterhouse Coopers) per conto dell’IAB (Internet Advertising Bureau), i reparti marketing delle aziende del Regno Unito l’anno scorso hanno speso 526 milioni di sterline, contro i 203 milioni del 2011, con una crescita quindi del 160%. Il mercato per due terzi è legato alla componente search (365 milioni), dominata da Google, mentre il nascente mobile video advertising è salito da uno a 13 milioni di sterline. Secondo questi dati il mobile ora rappresenta il 10% di tutti gli investimenti in pubblicità digitale in UK, rispetto all’1% di soli 3 anni fa.
Il 44% della pubblicità digitale va a Google
Secondo l’IAB, questi risultati sono dovuti al fatto che i marketer hanno iniziato a prendere atto del fatto che moltissimi consumatori ormai sono sempre connessi, e si aspettano di poter fruire di contenuti dovunque siano. La difficoltà per gli inserzionisti di creare formati pubblicitari davvero efficaci a causa delle ridotte dimensioni degli schermi degli smartphone è più che compensata dalle opportunità legate a caratteristiche uniche dei dispositivi mobili, come la localizzabilità e i touchscreen. Inoltre con la diffusione di servizi di connettività mobile ultraveloce 4G nel Regno Unito ci si aspetta una forte crescita di pubblicità interattive ‘rich media’ sugli smartphone, a discapito dei più tradizionali formati search e display. Il mercato del digital advertising nel Regno Unito vale circa 5,5 miliardi di sterline, e secondo lo IAB vale circa un quarto di quello europeo. In esso Google secondo la società di ricerca eMarketer detiene una quota del 44%, mentre quella di Facebook è di poco meno del 5%.