La responsabile UE per i media Viviane Reding ha presentato il
rapporto della Commissione Europea sulle Tlc italiane. Il
rapporto registra un tasso di penetrazione dei cellulari in
Italia ad ottobre 2007 pari al 148%, ovvero 1,5 dispositivi
mobili per ogni abitante. Numeri considerevoli che evidenziano
la saturazione del mercato italiano e che collocano il nostro
Paese al secondo posto nella classifica UE sul tasso di
penetrazione alle spalle del solo Lussemburgo (con un tasso del
152%) che può contare però su una base utenti molto inferiore
a quella italiana.
Lo scenario presentato dalla commissione delinea un mercato
della telefonia comunque dinamico dove, grazie anche alla
portabilità del numero, cresce il livello della concorrenza e
si abbassano di conseguenza le tariffe a beneficio di una
clientela sempre più attenta a valutare le offerte dei player
(come dimostrato dai 4,1 milioni di clienti che nel 2007 hanno
cambiato operatore mantenendo il proprio numero di telefono).
Un mercato all’insegna anche dell’innovazione con
l’UMTS che, crescendo dal 2006 al 2007 del 38,5% ed
arrivando a 21 milioni di abbonati, raggiunge un peso
considerevole e spinge gli operatori ad introdurre servizi
avanzati come la tv mobile di cui 3 Italia è il maggior
promotore. L’UE riconosce inoltre la tendenza italiana
all’integrazione tra telefonia fissa e mobile realizzata
anche con il contributo degli operatori virtuali (MVNO), che
proprio nel 2007 hanno fatto il loro ingresso nel mercato
colmando in parte il gap con i restanti paesi europei, dove
questi operatori erano già presenti da anni. In sintesi, un
mercato rilevante ed in continua evoluzione dove le forze di
integrazione stanno facendo cadere la distinzione tra operatori
di telefonia fissa e mobile.