Il volume dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, WEEE in inglese) cresce ogni anno ad un tasso tre volte maggiore di quello dei rifiuti solidi urbani; essi sono destinati a diventare la quarta tipologia di rifiuto in termini di produzione pro-capite in Europa. Per far fronte a tale problematica è nato a fine 2011 il progetto Identis WEEE (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEE – identisweee.net), realizzato dalla multiutility emiliana Hera, da Ecolight – consorzio per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori – e dalla fondazione spagnola Ecolum.
Tale progetto, finanziato nell’ambito del programma europeo Life+, mira infatti a raddoppiare la raccolta dei RAEE attraverso l’utilizzo di cassonetti intelligenti, contrastando lo smaltimento illegale e accrescendo la consapevolezza di cittadini e istituzioni. In particolare l’iniziativa ha diverse linee d’azione.
La prima è la realizzazione di contenitori-prototipi per la raccolta dei RAEE dotati di dispositivi intelligenti e innovativi, tra cui lettori di codici a barre, per il riconoscimento dell’utente, delle apparecchiature, e per la completa tracciabilità del rifiuto. La seconda è la sperimentazione dei prototipi nei Paesi coinvolti per valutarne il funzionamento. Altri obiettivi sono di educare i cittadini e le istituzioni alla raccolta differenziata dei RAEE, e determinare le possibili aree di miglioramento del sistema di gestione di tali rifiuti.
In particolare per quanto riguarda i cittadini, il progetto prevede il riconoscimento di premi a coloro che, nel periodo della sperimentazione, avranno conferito correttamente il maggior numero di RAEE negli appositi contenitori RAEE Shop, RAEE Parking, RAEE Mobile, utilizzando la tessera personale dedicata alla sperimentazione del progetto Identis, o la tessera/codice a barre Hera (bolletta TIA 2012 o card stazioni ecologiche), o la tessera sanitaria. I premi sono buoni acquisto al portatore per prodotti alimentari o apparecchiature elettriche/elettroniche, emesse e utilizzabili nei principali Centri Commerciali del territorio.
La sperimentazione in Emilia-Romagna
La sperimentazione, avviata tre mesi fa in un’area test dell’Emilia Romagna (Ravenna, Ferrara, Bologna), vede l’utilizzo di diverse tipologie di cassonetti smart: cassonetti stradali per i RAEE domestici; contenitori per grandi distributori/rivenditori e centri di assistenza; contenitori per raccolte di prossimità presso vie, piazze e luoghi ad elevata frequentazione; contenitori interni ai punti vendita per piccoli RAEE.
Significativa ai fini della sperimentazione la collaborazione all’interno del progetto di molte catene della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che si sono rese disponibili ad accogliere la sperimentazione europea nella raccolta dei rifiuti elettronici. In tre mesi con i cassonetti smart posti nelle aree commerciali sono state raccolte 4 tonnellate di RAEE. Complessivamente hanno utilizzato i nuovi cassonetti più mille utenti conferendo prevalentemente piccoli elettrodomestici, cellulari e componenti accessorie e computer.
L’Emilia Romagna non è la sola area coinvolta nella sperimentazione: questa infatti sarà svolta anche in Spagna, a Saragozza, e in Romania, nelle città di Bucarest e Rosiorii de Vede.