Ericsson aderisce al progetto #Roma5G, e sigla con l’amministrazione comunale della Capitale un protocollo d’intesa per partecipare alla sperimentazione del nuovo standard mettendo a disposizione le proprie tecnologie e i propri servizi per le telecomunicazioni.
L’iniziativa era partita a settembre, con la partnership tra il Campidoglio e Fastweb, secondo il piano promosso dal ministero dello Sviluppo economico.
Il protocollo d’intesa siglato oggi servirà per dare vita a nuove iniziative per sviluppare e sperimentare servizi innovativi basati su reti 5G pre-commerciali in alcune aree del territorio urbano. Tra queste è probabile che trovino posto anche test basati sull’utilizzo dell’internet of things per la smart city, che il nuovo standard è in grado di abilitare grazie all’alta affidabilità e ai bassi tempi di latenza che lo caratterizzano.
“Grazie all’accordo raggiunto con Roma Capitale, Ericsson metterà a disposizione le proprie competenze e soluzioni tecnologiche avanzate in ambito 5G – si legge in una nota dell’azienda – utili alla sperimentazione dei sistemi trasmissivi, affinché la città di Roma possa beneficiare dei vantaggi competitivi offerti dal 5G e dalle reti mobili di ultima generazione”.
“Siamo lieti che il progetto #Roma5G si arricchisca della collaborazione di un nuovo importante partner – sottolinea Flavia Marzano, assessore a Roma Semplice – Crediamo fortemente nello sviluppo delle nuove reti di quinta generazione e vogliamo portare a Roma le eccellenze mondiali del settore per attrarre investimenti sul territorio e offrire migliori servizi ai cittadini. L’adesione di Ericsson e le altre adesioni che stiamo definendo in questi mesi testimoniano come il modello di Roma laboratorio nazionale sia ormai una realtà riconosciuta e apprezzata”.
Ericsson conta in Italia su tre centri di ricerca e sviluppo, ed è al alvopro sul 5G e sull’evoluzione delle attuali reti mobili con test e sperimentazioni a più livelli su scala globale, grazie agli investimenti messi in campo e alla collaborazione con 36 operatori, oltre 20 partner industriali e 45 istituti accademici in capo internazionale.