Quest’anno i download di Mobile App dagli App store cresceranno del 60%, dai 64 miliardi di scaricamenti del 2012 ai 102 miliardi del 2013, con un incasso totale di 26 miliardi di dollari contro i 18 dell’anno scorso. Incasso relativo soltanto al 9% delle App scaricate (vedi tabella in fondo all’articolo), visto che il restante 91% è gratuito.
Sono dati di Gartner, che si aspetta che la crescita dei download continuerà a ritmi serrati nel 2014, ma che rallenterà negli anni successivi. Il numero medio di app per device con il tempo si stabilizzerà, perché gli utenti avranno selezionato il parco di app che ritengono utili, a cui resteranno fedeli portandoselo dietro da uno smartphone all’altro.
Più in dettaglio, la società di ricerca stima che il numero medio mensile di download per dispositivo iOS (iPhone o iPad) scenderà dai 4,9 nel 2013 ai 3,9 nel 2017, mentre per ogni dispositivo Android questo dato scenderà da 6,2 scaricamenti (2013) a 5,8 (2017). Gli utenti tenderanno quindi a usare di più le App che hanno già sul loro smartphone piuttosto che cercarne di nuove da scaricare.
Gli App Store di iOS (Apple) e di Android continueranno a giocare un ruolo predominante nei prossimi anni, rappresentando anche alla fine del 2017 il 90% dei download totali di Mobile App. Un altro responso interessante del report ‘Forecast: Mobile App Stores, Worldwide, 2013’ di Gartner è la forte crescita del fenomeno in-app purchase (IAP), – cioè l’acquisto a pagamento di versioni più ricche e potenti, o contenuti/servizi complementari, di App già scaricate, a pagamento o gratuitamente -, che quest’anno rappresenta il 17% del fatturato totale degli App store, ma nel 2017 ne rappresenterà praticamente la metà (48%).
L’IAP premia le performance
Anche nel caso dell’IAP, gli alti tassi di crescita attuali rallenteranno, man mano che gli smartphone raggiungeranno diffusioni di massa anche nei Paesi dove è minore la disponibilità di spesa individuale. Si tratta comunque di quello che diventerà il principale strumento di incasso per gli App store e gli sviluppatori, anche perché la percentuale di download gratuiti è prevista in continua ascesa (vedi tabella). Già adesso l’IAP rappresenta “una quota significativa” del fatturato che Apple incassa dalla sezione iPhone del suo App store, ma tutti gli altri store vedranno aumentare questa quota con il tempo.
“Gli utenti non sono trattenuti dal fatto di aver già pagato per un’App, e sono disposti a pagare ancora se ne sono contenti – commenta Brian Blau, research director di Gartner -. Per questo pensiamo che l’IAP è un metodo di monetizzazione promettente e sostenibile, perché incentiva l’acquisto basato sulle performance: in altre parole in questo modo gli utenti pagano nella misura in cui sono contenti dell’esperienza con un’App, e quindi gli sviluppatori sono spinti a concentrarsi ancora di più sulla qualità delle performance e del design delle App su cui lavorano”.