Dalla curiosità ai fatti: La realtà virtuale e la realtà aumentata stanno diventando “realtà”. Non è un gioco di parole ma le due innovazioni tecnologiche appartengono al gruppo dei 10 scenari che Frost & Sullivan indica come aree di sviluppo tecnologico per il futuro. Nell’ambito della ricerca: 2015 Technology Convergence Scenarios, Frost & Sullivan, ha individuato i principali scenari dove risulterà vincente il fattore convergenza. Il mondo del food, quello della salute e l’industria 4.0 sono sempre più centrali in questo processo di evoluzione che comprende le utility del futuro, l’agricoltura connessa, gli strumenti di guida per non vedenti, i processi decisionali automatici, le cure connesse di prossima generazione, il settimo senso, le tute neuroprotesiche, la chirurgia basata sulla realtà aumentata, l’istruzione virtuale as-a-service, la realtà aumentata per una migliore user experience.
Questi scenari nascono dalla evoluzione di diverse tecnologie che grazie al fenomeno della convergenza rendono possibili servizi sino ad oggi impossibili. Frost & Sullivan sottolinea come questo fenomeno dia vita a sua volta a un processo in cui la tecnologia stimola e abilita la convergenza e la convergenza stessa a sua volta stimola e promuove lo sviluppo di nuove tecnologie. E’ proprio grazie alla “convergenza” che si sono sviluppate nuove opportunità e sono nate nuove imprese nel mondo digitale tanto che si può trovare una associazione stretta e diretta tra convergenza e innovazione. La focalizzazione delle aziende sul cliente impone poi di sfruttare ancora di più le possibilità offerte dalla convergenza anche nella prospettiva della convergenza di mezzi che permettono una migliore conoscenza delle esigenze dei clienti stessi.
Convergenza digitale
La sensoristica territoriale nel mondo dell’agricoltura permette di sviluppare forme di convergenza con la conoscenza e la gestione del territorio, con i Big Data e con gli analytics per l’analisi dei dati e con i sistemi di automazione per trasformare in decisioni e in azioni l’intelligenza che viene resa possibile dai dati stessi. Nel momento in cui il mondo della sanità di intreccia con quello dei wearable e ancora una volta con i Big Data si dispongono di dati che permettono di allargare in modo esponenziale, ad esempio, gli studi osservazionali per la verifica degli effetti di nuove molecole nell’ambito Pharma. Non solo, ma gli stessi studi possono contare non solo su una maggiore mole di dati e dunque su una maggiore aderenza alla realtà, ma anche sulla raccolta di dati che arrivano direttamente da persone che vivono con i wearable la loro vita reale senza la necessità di “simularla” in un campus o in un contesto di studio “protetto”.
E’ una vera rivoluzione che, grazie alla possibilità di disporre di informazioni che crescono nello stesso tempo sia come quantità sia come qualità, permettono di “inventare” nuove soluzioni proprio perché permettono di “guardare nello stesso tempo più lontano e più in profondità”.
L’IoT è il vero centro di questa convergenza e più gli apparati dell’Internet delle cose si diffonderanno più aumenteranno dati e possibilità di ascoltare situazioni, città, case e tanti altri ambienti. Scopriremo “quante cose dicono le cose che ci circondano” e come grazie alla convergenza sarà possibile sviluppare nuovi servizi oggi impensabili.
Lo studio “2015 Technology Convergence Scenarios”, fa parte del programma TechVision, che analizza diversi scenari di convergenza che vanno dall’agricoltura intelligente alla realtà aumentata per i consumatori, per la difesa, per l’istruzione e per i giochi; dai sistemi di istruzione virtuali collegati al cervello e basati su cloud alle decisioni computerizzate che consentono di ottenere dati intelligence.