Secondo Google potrebbe essere Fuchsia il colore dell’IoT

Rimbalza in Rete la notizia relativa a un OS espressamente dedicato all’Internet delle Cose in grado di gestire ogni tipo di dispositivo e pensato per funzionare in modalità embedded gestendo una prima elaborazione a livello locale

Pubblicato il 21 Ago 2016

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Google Fuchsia

La ricchezza dell’IoT è pari alla sua complessità e alle possibilità di sviluppo che è in grado di aprire ogni giorno. Anche per questo necessita di ambienti operativi espressamente dedicati e in grado di gestire la moltitudine di apparati, sensori, piattaforme e tipologie di dati che arrivano ogni giorno dalla creatività dei progettisti che hanno scelto di lavorare sull’Internet delle Cose.
Una delle grandi sfide in corso riguarda proprio lo sviluppo di ambienti operativi specifici e Google ha messo da tempo al centro della propria strategia l’obiettivo di giocare un ruolo centrale nello scenario IoT che si sta definendo. In questo senso si collocano le indiscrezioni relative a Fuchsia, il sistema operativo espressamente dedicato all’Internet delle Cose di Google. Va sottolineato che si tratta di indiscrezioni e che la notizia non trova conferme da parte della società. Le note che girano in rete parlano di un progetto open source, che non sembra abbia correlazioni dirette con i sistemi operativi Google ovvero con Android o Chrome.

Fuchsia iot 

Ci si muove dunque nell’ambito delle ipotesi e la più accreditata appare appunto quella di un Os espressamente dedicato all’IoT ed espressamente pensato per gli sviluppatori che potrebbero disporre di un Os progettato per essere immediatamente pronto e per funzionare in modalità embedded su ogni tipo di dispositivo con particolare riguardo agli apparati destinati al mondo Smart Home e al mondo Smart City. Fuchsia potrebbe anche essere il sistema operativo che nel mondo Smart Building è nella condizione di portare concretamente e in modo economicamente sostenibile nuove forme di automazione nell’ambito della gestione delle facility contribuendo alla rivoluzione in corso nell’ambito Facility and Real Estate Management.

 

Bottone IoT white paper

La testata CorCom cita in un articolo dedicato all’argomento l’opinione di Dan Olds, analista di OrionX secondo il quale Fuchsia potrebbe rappresentare il cuore dell’offerta di Google nell’ambito IoT e fornire il sistema operativo che gestisce le funzioni delle innumerevoli progettualità basate sull’Internet delle Cose. Si presenterebbe dunque come un sistema operativo in grado di girare tanto su sensori destinati alla Smart Agriculture quanto su apparati che gestiscono il rilevamento di dati legati alla salute nell’ambito di wearable per fitness o per Smart Health e che può essere in grado di connettersi con soluzioni che gestiscono funzionalità sempre più diffuse e centrali nella progettualità IoT come quelle legate alla Digital identity e ai pagamenti digitali. Lo scenario applicativo dell’Internet of Things è praticamente senza confini e tutti i settori hanno bisogno di un Os che permetta di costruire applicazioni in grado di gestire diverse tipologie di sensori, diverse tipologie di dati per diverse tipologie di azioni collegate all’analisi dei dati nei vari ambiti applicativi dell’IoT.

E la parte di analisi dei dati e di Analytics, Real Time Analytics e gestione in Cloud di soluzioni Big Data legate all’Internet of Things sono l’altra grande sfida che dietro il colore Fuchsia. Il prossimo Os dovrebbe nascere sulla base della convinzione fondamentale che non esisterà una vera progettualità IoT senza una forte infrastruttura e senza solide applicazioni in grado di gestire crescenti quantità di dati e sarà sempre più necessario disporre di soluzioni in grado di elaborare anche a livello locale, ad esempio nella forma di Fog Computing o Edge Computing una parte importante dei dati rilevati.

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