Il mondo dell’IoT per la casa sta aprendo prospettive un tempo inimmaginabili, con nuove opportunità per gli utenti e naturalmente per le imprese. Il concetto stesso di domotica sta vivendo una sana evoluzione; dalla casa intelligente ed esclusiva, ma inaccessibile per costi e competenze, alla Smart Home di nuova generazione, semplice, accessibile e in grado di restituire un chiaro vantaggio non solo a livello di comfort, ma anche in termini di efficienza energetica e di sicurezza degli ambienti domestici.
«L’IoT – osserva Maurizio Arena, Smart Space System Manager Ecobuilding di Schneider Electric Italia – con la connessione di dispositivi alla rete, permette di aprire la casa a tante nuove forme di intelligenza: dai controllori e rilevatori ambientali, ai sensori, alle termo valvole, alla videosorveglianza».
Con la Smart Home basata sull’IoT, il digitale può entrare davvero nelle case delle persone in modo semplice, grazie all’installazione di componenti e sistemi facili da installare, che non necessitano interventi radicali sulle infrastrutture e utilizzano strumenti ormai diffusissimi e di uso comune come lo smartphone e il tablet. «E’ quella che chiamiamo Light Renovation, – osserva Arena – ovvero un approccio leggero capace di portare il digitale nelle case con evidenti vantaggi in termini di risparmio e di sicurezza. Ed è con la Light Renovation che la home automation diventa davvero democratica e accessibile a tutti».
Ma Light Renovation è anche la riposta più adeguata per un tessuto urbano come quello italiano che è di fatto costituito da un patrimonio immobiliare datato, con tantissimi vincoli legati al valore architettonico e storico.
«Il rinnovamento degli edifici – prosegue Arena – non può prescindere dunque da un approccio che tenga conto di questo imperativo: migliorare e digitalizzare senza snaturare e senza sconvolgere. La Light Renovation permette di aumentare il livello di energy saving, di sicurezza e di comfort degli edifici nel rispetto dei vincoli, anche di tipo storico, senza interventi strutturali.
«Anche da questo punto di vista è la democratizzazione della Smart Home, che porta vantaggi a tutta la collettività con un progetto – come evidenzia Arena, dove “vincono tutti“: il condomino e dunque l’utente, il proprietario o gestore dell’immobile e la collettività nel suo complesso che vede la riduzione dei costi ambientali».
«Schneider Electric ha voluto dimostrare la realizzabilità di questo scenario con un caso concreto – osserva Arena – , portando la termoregolazione intelligente e la soluzione per la Smart Home Wiser presso Acer (Azienda Casa Emilia Romagna) di Reggio Emilia. In questa importante case history Wiser è stato installato e adottato in un edificio ad uso popolare, ovvero in una situazione reale, dove ci si confrontava con utenti della più diversa provenienza culturale e professionale e con la più svariata sensibilità e preparazione tecnologica. L’esperienza ha dimostrato che l’usabilità è un fattore vincente per conquistare i cittadini. Wiser permette la regolazione a distanza tramite smartphone, la programmazione per fasce orarie, per singola stanza e l’attivazione di diversi scenari di saving energetico con alcuni semplici comandi.
«Wiser – precisa Arena – è stato disegnato per essere il più possibile autoesplicativo e con ACER di Reggio Emilia abbiamo anche voluto studiare l’approccio e il comportamento degli utenti. Da questa osservazione è emerso che uno dei risultati più significativi è rappresentato dall’aumento della consapevolezza delle persone rispetto ai temi dell’energy saving».
I risultati sono stati eccellenti e non è solo Schneider a valutarli. Il progetto ha visto infatti la partecipazione di ENEA, che ha seguito e analizzato questa sperimentazione e ha certificato una riduzione media del consumo da parte del condominio del 26%, con punte che sono arrivate sino al 40%, raggiunte grazie a quegli utenti che si sono appassionati allo strumento e lo hanno utilizzato in tutte le sue funzionalità e potenzialità. In questi casi la consapevolezza delle opportunità ha trasmesso nuovi stimoli alle persone, che si sono sentite protagoniste e hanno vissuto positivamente e con interesse questo percorso.
Guarda il video relativo alla esperienza di Wiser presso ACER Reggio Emilia
Ma il tema del controllo dei consumi non è solo una questione di sensibilità verso l’ambiente o di risparmio. La normativa europea sull’efficienza energetica pone l’obbligo della contabilizzazione del fabbisogno energetico per tutti gli ambienti domestici e sta incoraggiando la diffusione di soluzioni digitali per la gestione dell’energia. La Smart Home di Wiser rappresenta una risposta concreta anche in questo senso, per analizzare i consumi e per adattarli alle situazioni e ai comportamenti.
Questa sperimentazione conferma poi che con sistemi come Wiser si supera la classica dinamica proprietario-inquilino e si mette tutti nella condizione di vincere: vince il proprietario, che con questa operazione si porta a casa un bel risparmio e la possibilità di contabilizzare i consumi, l’inquilino che può contare su un miglioramento nel comfort e, infine, la collettività.
L’altro aspetto centrale di Wiser riguarda poi il Cloud, che consente da una parte di massimizzare la facilità di utilizzo in forma multidevice e da qualsiasi luogo e, dall’altra, permette di essere utilizzato per la attivazione di modelli di business innovativi. Nel caso delle ESCO, ad esempio, il controllo dei consumi e l’energy saving possono essere messi a disposizione in forma di servizi erogati, ovvero con una proposizione che permette di uscire dalla logica del possesso del prodotto per entrare in quella del servizio.
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