Coronavirus

Sensori di prossimità intelligenti aiutano a rispettare le regole di distanziamento al lavoro



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Il sensore wearable, ingegnerizzato in un bracciale o altro supporto, segnala in tempo reale quando la distanza di sicurezza tra due lavoratori dotati di dispositivo non è rispettata e lo fa via led, vibrazione o suono

Pubblicato il 15 apr 2020



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Per governare il distanziamento tra i dipendenti sul posto di lavoro, garantendo la protezione del personale e l’efficacia produttiva, arriva Smart Proximity. Una soluzione sviluppata da Engineering, che segnala ai lavoratori la distanza che intercorre fra di loro tramite un sensore wearable, ingegnerizzato in un bracciale o in un altro supporto.

I sensori, che interagiscono l’uno con l’altro inviando e ricevendo informazioni di prossimità, segnalano in tempo reale quando la distanza di sicurezza tra due lavoratori dotati di dispositivo non è rispettata e lo fanno via led, vibrazione o suono. I dispositivi sono in grado di rilevarne altri in prossimità entro 1,5 metri con un errore di +/- 10 cm. Le informazioni raccolte sono inviate, utilizzando la rete WiFi o il BLE, ad un sistema di memorizzazione ed elaborazione attraverso il quale è possibile analizzare tutti gli eventi registrati: nel caso in cui un dipendente risultasse affetto da Covid-19 si ottiene immediatamente l’elenco di tutti i suoi contatti.

I dati rilevati possono essere scambiati con sistemi di monitoraggio del SSN. Ma nessuna informazione sensibile è mantenuta dalla piattaforma. Sono salvati solo gli identificativi univoci del sensore e le relazioni temporali tra loro in forma anonima senza alcuna associazione ai dati dell’utente. Gli identificativi univoci presenti sullo smart sensor sono cifrati e le informazioni viaggiano su un canale sicuro. L’utente dà il consenso al recupero delle informazioni di relazione temporale anonime del proprio sensore ai sistemi esterni alla piattaforma.

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