Sono oltre il 65% gli istituti finanziari italiani che
utilizzano il canale Mobile per veicolare i servizi alla propria
clientela. Si tratta di un potente strumento di offerta per il
settore Finance, che, già oggi, offre molteplici opportunità e,
soprattutto, concreti benefici, nell’ambito di una
consapevole strategia relativa sia ai servizi bancari
“core” sia a quelli legati alla monetica di nuova
generazione. In questo contesto, la School of Management del
Politecnico di Milano, in collaborazione con CommStrategy,
società specializzata nell'analisi dei comportamenti dei
consumatori sui media digitali, ha attivato un Osservatorio
permanente sul tema del Mobile Finance, finalizzato a studiare
criticamente i fenomeni in atto in questo ambito. L’intento
ultimo dell’Osservatorio è diffondere maggiormente in
Italia la conoscenza e la cultura di questi nuovi strumenti,
accelerando così la presa di coscienza delle enormi
potenzialità del Mobile in questo settore. La ricerca Mobile
Finance include tutti quei servizi che abilitano l’utente
ad attività nel banking (servizi informativi e dispositivi sul
proprio conto corrente) e nel trading (compra-vendita titoli,
ecc.) e analizza in modo esaustivo, l’offerta per il retail
(privati e small business) presente oggi in Italia, studiandone
gli impatti sui modelli distributivi multicanale degli Istituti
Finanziari, valutandone i benefici e identificandone le
criticità. Va ricordato che le applicazioni di Mobile Banking
& Trading sono presenti ormai da diversi anni sul mercato
italiano e sono state sviluppate dalle banche con
l’obiettivo di offrire alla clientela un nuovo canale di
relazione complementare rispetto a quelli già utilizzati dalla
banca (filiale, phone banking, Internet, Atm, ecc.), sfruttando
le opportunità offerte dell’elevata penetrazione della
telefonia cellulare tra gli utenti di servizi bancari. È quindi
evidente che lo sviluppo del Mobile come canale sia oggi
collocato nel più ampio contesto di una strategia multicanale
non più focalizzata esclusivamente sulla dimensione
transazionale, ma finalizzata a rafforzare la relazione sui
canali diretti (Internet, Telefono, ecc.) per compensare le
minori opportunità di contatto con la clientela in filiale.
Dalla ricerca emerge che oggi il Mobile viene utilizzato dai
gruppi bancari italiani in modo molto eterogeneo, tanto nel
banking quanto nel trading: per tipologie di servizi offerti
(servizi informativi, di notifica e/o dispositivi), per strategie
di pricing adottate (servizi gratuiti e/o premium), per modalità
di addebito dei servizi (tariffazione da parte
dell’operatore mobile o costo bancario diretto), per
tecnologie di fruizione (Sms, Mms, applicativi client o Internet
Micro-browsing). Dall’analisi di circa 1.200 servizi di
Mobile Banking & Trading oggi disponibili in Italia è emerso
che il 63% appartiene alla categoria Mobile Banking, circa il 34%
riguarda il Mobile Trading, mentre il restante 3% sono servizi di
Mobile Payment associati al conto corrente (ricarica cellulare o
prepagata), a testimonianza dello stato embrionale di questa
categoria di servizi in Italia. La ricerca evidenzia, inoltre,
che nel medio periodo le potenzialità del canale Mobile sono
nettamente superiori rispetto a quelle di Internet. Se il
potenziale attuale dell’Internet Banking è costituito da
circa 8,6 milioni di utenti di servizi bancari che accedono a
Internet, il potenziale attuale del Mobile Banking è pari a 28,7
milioni di utenti bancari che che possiedono un cellulare.