I malware per Android continuano a dominare il panorama delle
minacce ai dispositivi mobili, anche se quelli per Symbian non
sembrano destinati a sparire ancora per un po’ di tempo.
Questo quanto emerge dall’ultimo Mobile Threat Report
(Rapporto sullo stato delle minacce per i dispositivi mobili)
elaborato da F-Secure relativamente al terzo trimestre del 2012.
Con dispositivi mobili che contengono sempre più informazioni
personali e sensibili ed utilizzati sempre più per una serie di
attività potenzialmente “insidiose”, pensiamo per
esempio ai pagamenti effettuati tramite smartphone su internet,
sta emergendo la necessità di porre particolare
attenzione alla sicurezza anche in mobilità, con accorgimenti e
soluzioni appositamente studiate per monitorare le attività
sospette sui device mobili e bloccarle.
Nel periodo di riferimento sono stati segnalati oltre 51.000 casi
di malware Android, un numero 10 volte superiore rispetto a
quanto indicato nel Q2, il 66% di tutte le applicazioni maligne
per dispositivi mobili. Di questi sono state individuate 42 nuove
famiglie e varianti rispetto a quelle esistenti, ciò nonostante
la creazione di Bouncer da parte di Google, una tecnologia che
scansiona le applicazioni su Google Play Apps per individuare
possibili malware prima del download da parte dell'utente.
Sempre nel trimestre, sono state individuate 21 nuove
famiglie e varianti di applicazioni Symbian maligne, con una
crescita del 17% rispetto al trimestre precedente.
Sebbene i dispositivi basati sul sistema operativo abbandonato da
Nokia costituiscono solo il 4,4% del mercato globale, le minacce
ad esso relative raggiungono circa il 30% dei malware in
circolazione.
La maggior parte delle minacce per Symbian ha origine in
Cina e ha l’obiettivo di prendere il controllo del
dispositivo per inviare SMS allo scopo di trarre profitto.
Secondo i Laboratori di F-Secure, i malware per Symbian saranno
attivi ancora per diverso tempo dal momento che molti utenti,
particolarmente nei paesi in via di sviluppo, continuano ad
utilizzarlo.
Il 70% delle minacce nel terzo trimestre è costituito
dai Trojan, che rappresentano ancora la tipologia
principale di malware. Si tratta di applicazioni malevole che una
volta installate sul dispositivo aprono un “buco” nel
sistema, permettendo ad esterni di eseguire operazioni e
sottrarre dati.