Qualità dell’aria interna, Illuminazione, Comfort e Conformità ai nuovi regolamenti (ad esempio, distanziamento sociale, rilevamento delle mascherine, tracciamento dei contatti), sono i quattro pilastri interconnessi che possono essere ottimizzati per fornire una migliore esperienza agli individui che occupano un ambiente, supportandone al meglio le esigenze psico-fisiche oltre che a garantire una maggiore sicurezza in termini di salubrità dell’aria.
Il concetto di “edificio salubre” non è certamente nuovo, ma nell’ultimo anno è stato trattato più diffusamente. La pandemia, infatti, ha imposto l’innalzamento delle misure di sicurezza e l’esigenza di benessere: dai viaggi e dai trasporti, agli ambienti di lavoro, alle scuole e ai luoghi sociali, ora siamo tutti molto più attenti all’igiene. Inoltre, come ha evidenziato un sondaggio di McKinsey & Company, è aumentato drasticamente l’interesse nei confronti del temi della sostenibilità con l’88% degli intervistati che ritiene sia necessario ridurre l’inquinamento. Ancora, una ricerca dell’Università di Portsmouth ha rilevato che il 60% dei consumatori si è prodigato per riciclare e acquistare prodotti in imballaggi ecologici.
In particolare, nel caso dell’istruzione, il settore ha dovuto adattarsi ed accettare cambiamenti repentini e potenziali effetti a lungo termine a causa della crisi sanitaria globale. Molte scelte sono state dettate dalla necessità di una continuità di funzionamento immediata, nel contesto di emergenza, e ora vanno sicuramente riviste. “Una risposta può arrivare dalla più recente tecnologia implementata per la gestione degli edifici” (o per meglio dire Smart Building), spiega Lionel Caillat, Direttore Generale Europeo dei Sistemi di Gestione degli Edifici di Honeywell, una società Fortune 100 che inventa e produce tecnologie per affrontare sfide difficili legate a macro-tendenze globali come sicurezza, protezione ed energia.
Infatti, un BMS o Building Management System comprende sistemi di supervisione e controllo accessi, sicurezza, rilevazione incendi, luci, ascensori intelligenti, climatizzazione e altro ancora che permettono di gestire gli impianti di tutto l’edificio in maniera intelligente e automatizzata, al fine di garantire l’efficienza energetica e gestionale, l’affidabilità, la sicurezza e il comfort di chi li occupa. Auspicabile, sarebbe gestire un insieme di edifici utilizzando strumenti da remoto, specialmente in presenza di chiusure ed accessi limitati di modo da rispondere a situazioni mutevoli in tempo reale da qualsiasi luogo.
Migliorare la qualità dell’aria: serve un equilibrio tra il comfort e il consumo di energia
Una corretta ventilazione negli istituti scolastici richiede un attento equilibrio tra l’immissione di nuova aria dall’esterno e l’eliminazione dell’aria viziata. L’uso di sensori ambientali che monitorano la qualità dell’aria interna, come parte di un più ampio sistema di gestione degli edifici, è un modo efficace per controllare la presenza di una serie di inquinanti. Inoltre, i sensori di ultima generazione consentono ai proprietari di attrezzare in modo adeguato gli edifici senza la necessità di sostenere spese significative.
Oltre a gestire il tasso di scambio dell’aria, l’uso di tecnologie di filtrazione e pulizia è un’importante difesa contro gli agenti patogeni trasportati dall’aria. Una novità recente in materia di filtrazione e pulizia è l’uso di depuratori d’aria elettronici (EAC), che trasportano una carica elettrica ionizzante in grado di aiutare a rimuovere gli inquinanti solidi e liquidi senza ostacolare significativamente il flusso d’aria. Questi sistemi possono essere abbinati a purificatori UV che, se usati correttamente, hanno dimostrato, da studi di laboratorio, di eliminare certi virus, batteri e funghi.
La qualità dell’aria non riguarda solo la pulizia vera e propria, ma anche fattori associati come temperatura e umidità relativa, poiché entrambi hanno un impatto sul comfort degli occupanti. Nella maggior parte dei casi, l’intervallo ottimale per l’umidità è intorno al 40-60%, in cui l’attività degli agenti patogeni virali è ridotta al minimo; è più difficile controllare la diffusione di potenziali infezioni in condizioni eccessivamente secche. D’altra parte, l’umidità eccessiva alimenta la crescita di acari e funghi, che sono noti per esacerbare le condizioni respiratorie e le allergie.
Minimizzare il dispendio energetico per rispettare la normativa ambientale e tutelare il benessere dei presenti
Abbiamo quindi assodato che la gestione delle temperature dell’aria interna è un processo di bilanciamento complesso. Gli studi dimostrano che il tasso di sopravvivenza dei virus diminuisce all’aumentare delle temperature. Tuttavia, le temperature più alte hanno un impatto sul comfort degli occupanti e sui livelli di umidità. Il funzionamento di un BMS nel modo più efficace ed efficiente è specifico per ogni edificio, a seconda della sua posizione, trovando un equilibrio tra il comfort e il benessere dei suoi occupanti e il consumo di energia.
Ma un moderno BMS non solo aiuta a mantenere il comfort degli occupanti, anzi cerca anche di minimizzare le spese energetiche evitabili. Per esempio, i sensori sono in grado di monitorare la luce per fornire un livello ottimale di illuminazione, prevedendola solo quando e dove è necessaria. Inoltre, aree come corridoi, aule e sale conferenze possono essere gestite in modo più efficiente, specialmente se il passaggio delle persone e l’utilizzo non sono costanti. I sistemi di condizionamento dell’aria, l’illuminazione e le attrezzature audiovisive nelle parti di un edificio non utilizzate possono essere spente automaticamente o abbassate, attivando la modalità di risparmio energetico.
Questo non solo riduce il consumo di energia, ma può anche aiutare a migliorare l’esperienza dei presenti, mettendo a disposizione strutture più appropriate, in modo economico ed efficiente. Inoltre, i sensori possono monitorare il livello di attività e la funzionalità dell’edificio in tempo reale, contribuendo a rispettare la conformità normativa, come il distanziamento sociale.
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