Smart camera

Smart camera e AI: i sistemi di visione aziendali secondo Microsoft e Sony

Combinando le tecnologie di imaging e rilevazione all’avanguardia di Sony e la vasta esperienza di Microsoft in materia di cloud, nonché la sua piattaforma di intelligenza artificiale, si aprono nuove opportunità di visione artificiale e analisi video per clienti e partner di numerosi settori

Pubblicato il 26 Mag 2020

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È sempre più evidente come l’analisi video rappresenti uno strumento in diversi campi, dall’industria ai servizi, utile a individuare nuove opportunità di guadagno, ottimizzare i processi e superare le sfide, trovando larga applicazione trova larga applicazione nel controllo qualità dei prodotti, nella tracciabilità e nella loro movimentazione. E rispetto ai sistemi di visione basati su computer, sicuramente le smart camera offrono volumi più compatti a costi inferiori. Sebbene spesso utilizzate per applicazioni più semplici, le moderne fotocamere intelligenti possono competere con i PC in termini di potenza di elaborazione e funzionalità.

Ma che cos’è una smart camera?

Con questo termine si identifica un sistema di visione artificiale che, oltre ai circuiti di acquisizione delle immagini, è in grado di estrarre informazioni specifiche dalle immagini, generare descrizioni degli eventi o prendere decisioni che vengono utilizzate in un sistema intelligente e automatizzato. In un unico contenitore integra una telecamera, un sistema di digitalizzazione ed elaborazione delle immagini e poi, dispositivi accessori per l’interfacciamento col mondo esterno (porte di comunicazione, ingressi/uscite digitali, uscita video). Commercializzate a partire dalla metà degli anni ’80, nel ventunesimo secolo hanno raggiunto un uso diffuso, poiché la tecnologia ha permesso di ridurne le dimensioni e la loro potenza di elaborazione ha raggiunto diverse migliaia di MIPS (Million Instructions Per Second, milioni di istruzioni per secondo).

Quali sono gli ambiti applicativi?

I commercianti possono usare le fotocamere intelligenti per sapere quando riempire gli scaffali; per capire quante casse tenere aperte in base al numero di clienti in coda; per attivare la sorveglianza incustodita (rilevazione di intrusi, rilevazione di incendi o fumo); per il riconoscimento biometrico e il controllo degli accessi (viso, impronte digitali, riconoscimento dell’iride). I produttori possono invece servirsene per l’ispezione automatica della qualità dei prodotti (rilevazione dei difetti, parti mancanti ecc.); per controllare in tempo reale il nastro (ispezione di materiali a flusso continuo come bobine, tubi, fili, plastica estrusa); per il rilevamento dei difetti e la misurazione dimensionale; per guidare le azioni dei robot.

Il problema: l’allocazione delle risorse

Avendo un processore dedicato in ogni unità, le telecamere intelligenti sono particolarmente adatte per le applicazioni in cui più telecamere devono funzionare in modo indipendente e spesso in modo asincrono o quando è necessaria una visione distribuita (più punti di ispezione o sorveglianza lungo una linea di produzione o all’interno di una macchina di assemblaggio). Tuttavia, siccome queste applicazioni che si basano sulla raccolta di dati tramite numerose telecamere smart posizionate in ambienti diversi, come negozi, magazzini e centri di distribuzione è spesso difficile ottimizzare l’allocazione delle risorse informatiche, il che si traduce in un inevitabile aumento di costi e consumi.

Analisi video: nuove opportunità

Di fronte a questa sfida, Sony e Microsoft lavoreranno insieme per rendere le soluzioni di visione artificiale più accessibili. L’idea è quella di integrare la tecnologia di intelligenza artificiale di Microsoft Azure nel sensore di immagine intelligente IMX500 di Sony, il quale elabora le immagini registrate per estrapolare informazioni utili. L’innovazione darà vita a smart camera ancora più intelligenti e avanzate, da usare in contesti aziendali, per un’allocazione più efficiente delle risorse tra edge e cloud che riduca costi e consumi.

Inoltre, Sony prevede lo sviluppo di un’app gestita tramite telecamere smart, basata sui Servizi cognitivi e l’IoT di Azure e complementare al sensore IMX500, per addestrare modelli di AI e creare soluzioni di video analisi e visione artificiale proprietarie a misura di cliente o di settore. Si rivolge agli independent software vendor (ISV) specializzati in soluzioni di visione artificiale e analisi video, ma anche agli original equipment manufacturers (OEM) che producono smart camera. Con la semplificazione dei principali flussi di lavoro e l’adozione delle misure di sicurezza necessarie a proteggere la privacy e la sicurezza dei dati nell’app, gli ISV si potranno concentrare maggiormente sulla creazione di soluzioni per soddisfare i bisogni dei clienti e occupare meno di integrazione di routine e distribuzione.

Come parte del programma Microsoft AI & IoT Insider Labs, Microsoft e Sony lavoreranno insieme anche per favorire la co-innovazione nell’ambito della visione artificiale e dell’analisi video con partner e clienti aziendali. Sul tavolo la possibilità di accedere e utilizzare strutture in cui costruire, sviluppare, creare prototipi e testare soluzioni per i clienti in collaborazione con gli esperti di Microsoft e altri provider come Sony.

Immagine fornita da Shutterstock.

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