Tutela del territorio, cura dell’ambiente, contrasto a reati come l’abbandono dei rifiuti, in particolare nelle aree di sosta, aumento della sicurezza stradale: sono questi gli obiettivi ultimi del “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” annunciato a inizio dicembre a Milano.
Obiettivi ambiziosi, raggiungibili grazie all’utilizzo di innovativi sistemi di videosorveglianza, applicazioni smart, Internet of Things e Cloud, che consentiranno una analisi intelligente delle aree sorvegliate, nuovi sistemi di alert sui passaggi pedonali e un monitoraggio del traffico mirato, accompagnato da interventi per ridurre la pressione nelle aree maggiormente congestionate.
Un progetto complesso, che rappresenta ad oggi il fiore all’occhiello di Safety21, che ne risulta concessionaria per i prossimi 11 anni, in raggruppamento d’impresa insieme a Municipia, società del Gruppo Engineering.
“È probabilmente il progetto più eclatante che abbiamo fino ad oggi sviluppato per i nostri clienti e che segna un passo ulteriore verso i temi della smart city, senza abbandonare il nostro business core, vale a dire la gestione in outsourcing delle violazioni stradali”, commenta Gianluca Longo, Founder e Ceo di Safety21.
Safety21: gli albori dell’IoT per la smart city
È una storia di grande focalizzazione quella di Safety21. La società, che proprio nel 2021 compirà i suoi primi 10 anni, nasce con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma per la gestione di informazioni derivanti dai sistemi di videosorveglianza.
“Oggi lo chiamiamo IoT – spiega Gianluca Longo -. Dieci anni fa erano solo telecamere, radar o altre tipologie di sistemi. Fin da subito però ci siamo prefissi l’obiettivo di realizzare una piattaforma software per gestire le informazioni derivanti dai dispositivi IoT installati sulle strade. Era un momento in cui gli strumenti provenivano ancora dal mondo analogico, le informazioni non erano centralizzate, il collegamento in rete non era sicuro, e per ottenere informazioni dagli strumenti installati bisognava recarsi fisicamente presso il dispositivo per scaricare i dati in locale”.
È qui che nasce l’idea di sviluppare una piattaforma centralizzata che semplificasse l’accesso alle informazioni e che mettesse in sicurezza sia i dati, sia l’intera infrastruttura.
“La sicurezza delle informazioni e dell’infrastruttura sono sempre stati centrali per Safety21. Si gestiscono informazioni personali e delicate, che impattano su procedure sensibili degli enti pubblici come la generazione di una sanzione o di un verbale”.
Una piattaforma innovativa, proposta con un modello di business altrettanto innovativo.
L’innovazione per la PA e i modelli pay per use
“Ci siamo rivolti al mondo della Pubblica Amministrazione con un modello completamente pay per use. Questo permette all’ente pubblico di avere in dotazione l’intera infrastruttura, dall’installazione dell’IoT alla sua gestione attraverso la nostra piattaforma, a investimento zero”.
Safety21 si occupa di tutto il ciclo: acquisto e installazione dell’IoT, collegamento alla piattaforma, erogazione dei servizi che vengono pagati in base al loro utilizzo.
“È un settore, quello che noi seguiamo, che ancora richiede molti investimenti e l’ente pubblico rischia di ritrovarsi dopo qualche anno con una infrastruttura obsoleta. Noi abbiamo scelto di fornire queste tecnologie e servizi in una modalità a canone per quello che riguarda l’hardware e a utilizzo per quello che riguarda la piattaforma software”.
La nuova vocazione: smart city enabler
Come accennato all’inizio, la specializzazione e la focalizzazione sono stati una scelta di Safety21, “oggi però cominciamo a uscire dal perimetro della gestione in outsourcing delle violazioni e cominciamo a muoverci come Smart City enabler. Questo significa che all’interno dell’offerta inseriamo anche degli loT per la gestione della smart road, sistemi radar di controllo del traffico, sistemi di analisi per le piazzole di sosta per evitare gli abusi dal punto di vista ambientale, collegandoli alla stessa piattaforma che viene gestita dall’ente di polizia e dall’ente pubblico”.
Di fatto, spiega Gianluca Longo, Safety21 fornisce una soluzione “turnkey e self-repaying, perché da qui prendono vita modelli che non costano nulla alla pubblica amministrazione, non soltanto per ciò che riguarda il sanzionamento, ma anche per tutto ciò che riguarda i progetti di Smart City”.
Il Progetto Sicurezza Milano Metropolitana
Il Progetto Sicurezza Milano Metropolitana, ad esempio, prevede l’installazione di 310 IoT sul territorio della città metropolitana, gestiti attraverso la piattaforma Titan di Safety21.
“È il più grande progetto Smart City europeo collegato alla gestione della sicurezza delle strade e include soluzioni applicative sviluppate da Safety21 proprio per l’ambito Smart City: messa in sicurezza dei passaggi pedonali, messa in sicurezza della piazzola di sosta, controllo del territorio e del traffico attraverso sistemi radar”.
Safety21 opera come Service Solution Provider: “Ci proponiamo con un approccio end-to-end, dall’installazione dell’IoT alla gestione del supporto del sanzionamento, dalla storicizzazione in Cloud di tutte le informazioni relative alla stazione alla gestione e invio della sanzione ai cittadini italiani e stranieri, fino al recupero delle sanzioni non pagate. È una catena di servizi che possiamo vendere sotto forma di progetto end-to-end oppure anche per singolo servizio: ci sono enti pubblici che già possiedono gli IoT di rilevamento che hanno necessità soltanto del servizio di gestione in Cloud o il servizio di gestione dei verbali”.
È dunque un range di offerta che sposa le necessità effettive del cliente, che vengono poi gestite sulla piattaforma di Safety21, certificata Agid per la gestione di IoT.
“La nostra piattaforma, a sua volta, è appoggiata sul Cloud di Microsoft. Aver appoggiato e sviluppato la piattaforma su tecnologia Microsoft ci ha sensibilmente agevolato nelle procedure certificative. È riconosciuto che le certificazioni di Azure sono uniche, non soltanto dal punto di vista tecnologico, ma dal punto di vista della compliance. Di conseguenza, aver scelto Microsoft come fornitore di servizi sin dall’inizio ci ha sempre aiutato”.
Safety21, gli ecosistemi, il Cloud Azure e la Business Intelligence di Microsoft
E poi ci sono gli ecosistemi.
Come Solution Provider, Safety21 pone al centro della soluzione la propria piattaforma, mentre tutto ciò che vi ruota intorno, sia i dispositivi IoT sia le soluzioni di terze parti, vi viene integrato.
“Il core della soluzione rimane la nostra piattaforma. La nostra capacità è quella di integrare diversi operatori di servizi gestendoli con le nostre regole. Nel caso di Milano, il nostro partner tecnologico principale è Municipia, ma possiamo utilizzare tecnologie di terze parti per gli IoT, come ad esempio Axis, scelta per le telecamere. Abbiamo un ecosistema di partner che lavorano con noi”.
Il nuovo focus sul tema delle Smart City nasce, secondo Gianluca Longo, dalla convinzione che sia necessario ripensare tutto ciò che ruota intorno al tema della mobilità.
“Spesso si parla di Smart City pensando a delle megalopoli standalone senza interazioni con le periferie.
In realtà queste megalopoli sono al servizio delle periferie: ci sono milioni di auto che si spostano tutti i giorni tra l’hinterland e il centro di Milano, e così a Roma o Firenze. Dall’analisi dei dati che facciamo con regolarità e che forniamo ai nostri clienti, nonché grazie a Microsoft e agli strumenti di BI che ci mette a disposizione, è evidente che esiste un patrimonio informativo sulla base del quale l’ente pubblico può prendere delle decisioni. E prendere una decisione in una città metropolitana significa influire sulla vita di milioni di persone”.
Per quanto riguarda l’organizzazione di Safety21, la società ha concentrato su Milano le attività di ricerca e sviluppo, con un team di una ventina di ingegneri dedicato alla sola piattaforma Titan. È uno sviluppo tutto interno, tranne una piccola quota di sviluppo custom che Safety21, sempre in logica di ecosistema, ha affidato a un altro partner Microsoft, Beta80. Su Roma sono invece concentrate le attività di ingegneria & delivery.
Per quanto riguarda il futuro, il nuovo focus sul tema Smart City richiede una crescita di competenze e risorse, che Safety21 intende trovare sul mercato. “Abbiamo già attuato una serie di acquisizioni strategiche negli ultimi 2-3 anni e sicuramente nel 2021 ne faremo altre. Ne abbiamo in mente un paio in Italia e una all’estero. Sono realtà sinergiche rispetto alla nostra. Vogliamo fare quanto abbiamo già fatto su Milano: proporre agli enti di una certa dimensione dei modelli self -repaying di piattaforme Smart City gestite da noi, naturalmente dal punto di vista squisitamente tecnologico e di servizio. Non ci sostituiamo mai al corpo di Polizia, ci occupiamo soltanto di fornire un’infrastruttura tecnologicamente avanzata. Continueremo nel percorso di certificazione di qualità, acquisendo altre certificazioni e punteremo a un approccio di qualità nei progetti di partenariato pubblico-privato simile a quello di Milano”.