Se pensiamo al concetto di “smart city”, facilmente ci verrà in mente uno scenario da città del futuro, che si declina in luoghi “nuovi”, come i centri urbani sorti negli ultimi decenni, dove costruire reti e infrastrutture completamente da zero. Questo significa che le città del vecchio mondo, le nostre città d’arte dove – come ci mostrano gli infiniti cantieri cittadini – ogni scavo fa emergere reperti archeologici o tracce di un’altra città sotterranea, sono tagliate fuori dalle applicazioni più interessanti e rivoluzionarie di smart city? In realtà, in particolare con l’avvento del 5G, esistono grandi potenzialità per la “smart city all’italiana”, grazie a soluzioni che possono avere un impatto decisivo sulla qualità della vita dei cittadini senza richiedere l’installazione di reti o sensori a terra – e gli scavi che questo comporta.
Città più sicure grazie alla computer vision
Le specifiche soluzioni di smart city a livello cittadino sono molteplici: segue un elenco non comprensivo, che dimostra però quanti siano gli ambiti in cui la vita quotidiana dei cittadini può migliorare grazie alla tecnologia: eppure ancora oggi sono molti i decision maker a livello comunale che mancano di ambizione rispetto alle applicazioni di smart city, e tendono a identificare il progetto con l’installazione di telecamere di sicurezza.
La sicurezza è certamente un ambito interessante, ma il fattore di differenziazione è l’apporto della tecnologia: una soluzione di smart city sui mezzi pubblici è ad esempio un sistema di computer vision – cioè visione artificiale – che tramite algoritmi è in grado di verificare in modo autonomo, senza l’intervento di un operatore umano, la presenza di zaini o oggetti ingombranti abbandonati sul trasporto pubblico. Un’altra applicazione? Nel caso un minore o una persona fragile si smarrisse in città, diventa possibile orientare il sistema di computer vision a una richiesta automatizzata specifica – che indica le caratteristiche della persona da ricercare nel perimetro coperto dalle telecamere.
Servizi ai cittadini
La prospettiva di trovare o produrre un documento, interfacciandosi con gli uffici pubblici, è per tutti i cittadini una fonte di stress: magari dopo una lunga coda, è fin troppo comune scoprire che manca una fotocopia, o un timbro, o un passaggio in un altro ufficio situato altrove. Molte di queste attività possono essere automatizzate, e il processo può essere spostato online, del tutto o in parte.
Regolazione dell’illuminazione pubblica
Un’altra applicazione molto interessante – che fornisce anche un ritorno dell’investimento misurabile – è il controllo dell’illuminazione, da impiegare all’interno dei singoli edifici ma anche sull’intero sistema stradale. Grazie ai sensori collocati lungo le strade, è possibile regolare l’illuminazione di una città sulla base del passaggio di persone: quando la strada è vuota di automobili e pedoni, il sistema può ridurre l’illuminazione o spegnerla del tutto. Un veicolo in avvicinamento, subito individuato dai sensori, porta il sistema a riaccendere le luci. Questo risparmio energetico si traduce ovviamente in risparmio in termini di costi, ma ha anche una ricaduta positiva sull’ambiente, perché contiene il consumo di energia elettrica.
Ottimizzare i tempi di spostamento
Nel 2020 Moovit, app specializzata nella raccolta dati sull’efficienza dei mezzi di trasporto, ha calcolato il tempo medio che i cittadini impiegano ogni giorno nel loro tragitto sui mezzi pubblici, includendo non solo il tempo a bordo ma anche l’attesa alla fermata: a Roma, la media è di 52 minuti di viaggio, seguita da Napoli con 46 mentre Milano è a 43. Applicazioni che consentono ai cittadini di visualizzare lo stato dei mezzi pubblici, i tempi di attesa ed eventuali interruzioni del servizio possono contribuire a limitare i problemi di viaggio, rendendo più agevole uno dei momenti della giornata più provante per chi deve ogni giorno recarsi sul posto di lavoro.
Ricerca automatica del parcheggio
Soluzioni analoghe si possono applicare a chi invece si sposta utilizzando l’auto: oltre a monitorare la situazione del traffico – una funzionalità che diamo ormai per scontata, e forse abbiamo dimenticato la sensazione di trovarsi imbottigliati nel traffico senza sapere quanto fosse lunga la coda, o se ci fossero strade alternative – l’app ci può aiutare a trovare un parcheggio (e prenotarlo) in prossimità della nostra destinazione, diminuendo nel frattempo la congestione urbana, CO2, polveri sottili, ecc.: una parte non piccola del traffico cittadino è causata da veicoli in cerca di parcheggio. Inoltre, questo tipo di applicazioni permette di collegare tutti i pagamenti elettronici, automatizzando in questo caso, ad esempio, il pagamento del parcheggio e anche dell’ingresso nella ZTL.
Il ruolo del 5G nelle smart city
Le applicazioni di smart parking esistono da prima dell’avvento del 5G, e funzionano in questo modo: un foro nell’asfalto in corrispondenza di ciascun posto auto consente di inserire un sensore a batteria operante, ad esempio, con tecnologia LoRa (da “Long Range”), che ha consumi estremamente ridotti ma per contro consente di scambiare pochissimi dati, con alta latenza. Grazie al 4G e 5G questo tipo di soluzione è sostituita da una singola telecamera che copre un intero parcheggio, con una serie di vantaggi: per cominciare, l’installazione non richiede di fare scavi o danneggiare l’asfalto, inoltre nelle smart city il 5G elimina i problemi di latenza e consente streaming video molto migliori.
Conclusioni
In conclusione, vale la pena sottolineare la peculiarità di un progetto di smart city rispetto a un qualunque progetto di innovazione IoT in ambito aziendale: la priorità non è dimostrare un ritorno dell’investimento (ROI). I progetti partono da un presupposto molto diverso: a dover essere verificato è il valore portato al cittadino, e non la redditività; grazie al 5G, molte di queste innovazioni di smart city potranno arrivare anche nelle nostre città, con impatti positivi sulla qualità della vita di tutti noi, dimostrando come il nostro modello di vita cittadina abbia la potenzialità di restare al passo delle sfide che ogni epoca ci sottopone.