Smart city, un business da 39 miliardi di dollari nel 2016

Sempre più città stanno rivolgendo la propria attenzione al paradigma delle smart city, pianificando e implementando nuove soluzioni tecnologiche per…

Pubblicato il 25 Nov 2011

iot1-178241-120906155022

Sempre più città stanno rivolgendo la propria attenzione al paradigma delle smart city, pianificando e implementando nuove soluzioni tecnologiche per migliorare i servizi offerti.

Cosa sono le smart city

Con il termine smart city, ovvero “città intelligente”, si fa infatti riferimento a un ambiente urbano nel quale sia possibile garantire uno sviluppo economico sostenibile grazie al supporto di tecnologie avanzate con le quali si realizzano infrastrutture di comunicazione, servizi e applicazioni all’avanguardia allo scopo di migliorare i servizi offerti ai cittadini e alle imprese.

In ambito europeo, le iniziative avviate in questa direzione si inseriscono nell’iniziativa “Smart Cities and Communities” promossa dalla Commissione Europea e lanciata ufficialmente a Bruxelles nella scorsa estate.

La call, che si chiuderà l’1 dicembre 2011, prevede un finanziamento complessivo pari a 40 milioni di euro rivolto a un numero limitato e selezionato di città europee che presentino progetti di sviluppo innovativo, allo scopo di rendere le città più sostenibili, efficienti, tecnologicamente e socialmente avanzate.

Il crescente interesse verso le smart city alimenta la crescita del mercato delle tecnologie in grado di rendere le città “intelligenti”. Secondo uno studio di ABI Research, tale mercato raggiungerà a livello globale i 39 miliardi di dollari nel 2016, contro gli 8 miliardi registrati nel 2010.

Dove si andrà a investire

Gli investimenti saranno indirizzati prevalentemente alla dotazione di sistemi intelligenti per il trasporto pubblico, allo sviluppo di strumenti per ridurre le emissioni di CO2 e riciclare i rifiuti, alla copertura del territorio con reti wireless, a iniziative di eGovernment.

Dovendo tenere in considerazione le peculiarità delle diverse aree geografiche e delle città, non è pensabile – sempre secondo ABI Research – definire una soluzione unica che possa essere replicata in modo analogo in tutte le città.

Le peculiarità di ciascuna area geografica

Dall’analisi di una cinquantina di iniziative avviate a livello globale è emersa una polarizzazione delle tipologie di progetti per macro-zona geografica: è stato riscontrato un maggior interesse dei Paesi occidentali verso l’efficienza energetica, mentre nei Paesi orientali prevalgono aspetti legati all’eGovernment.

Oltre a ciò, però, permangono forti differenze tra i bisogni e le caratteristiche di città appartenenti alla stessa area geografica. Pertanto, per riuscire ad adattarsi alle esigenze specifiche delle città e garantire al contempo l’ottenimento di economie di scala – essenziali per un costo accessibile delle soluzioni in gioco – la via di uscita sembra essere offerta dall’adozione di standard aperti, elemento caratterizzante l’Internet of Things.

Senza un approccio basato su standard aperti, il mercato di fornitura rischia di essere frammentato e caratterizzato dal proliferare di soluzioni proprietarie caratterizzate da costi elevati e scarsa interoperabilità, limitando il potenziale sviluppo delle smart city.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 3