Nel mondo della sicurezza sul lavoro, l’IoT serve per ridurre il numero di incidenti professionali, agendo come facilitatore che, oltre ad accrescere la consapevolezza dei lavoratori, li guida nell’ utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) che proteggono la loro salute e incolumità.
La creazione degli smart DPI esprime la volontà di allargare questo spettro di consapevolezza anche agli altri dispositivi che caratterizzano la vita professionale di un lavoratore, come per esempio la giacca catarifrangente se si lavora in situazioni di scarsa visibilità.
Si tratta di dispositivi che combinano la tecnologia avanzata con la protezione personale per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Sebbene la normativa italiana non contenga riferimenti specifici agli smart DPI, sono sempre di più le aziende che scelgono di dotare i propri lavoratori di questo genere di dispositivi.
Gli smart DPI includono sensori per monitorare ad esempio abbigliamento di sicurezza, esposizione a sostanze nocive e temperatura, oppure per rilevare cadute o movimenti bruschi. Questi dati possono essere poi trasmessi in tempo reale a un pannello di controllo o a un dispositivo indossato dal lavoratore stesso.
I dati raccolti dai dispositivi possono essere utilizzati per analizzare i rischi sul posto di lavoro e implementare misure preventive più efficaci, come ad esempio piani formativi periodici mirati a sensibilizzare sempre di più gli operatori
In generale, si tratta di un’attenzione capillare alle condizioni di salute del lavoratore.
La riduzione del rischio
Limitare le occasioni di pericolo per il lavoratore è quindi il principio guida degli smart DPI, dotati di sensori in grado di rilevare se il dispositivo di protezione individuale è correttamente posizionato.
Nel 2022 sono stati 697.773 gli infortuni sul lavoro, la maggior parte dei quali legati a disattenzione o al non completo adempimento delle norme. Ogni giorno si sono infortunati oltre 1.900 lavoratori. Da qui l’importanza di fornire uno strumento in più a tutela della sicurezza.
TopNetwork ha sviluppato dpi intelligenti per prevenire gli infortuni responsabilizzando gli operai ad indossare meglio i dispositivi.
Sono due le modalità con cui avviene il monitoraggio: la prima prevede l’utilizzo da parte del lavoratore dello smartphone ed è utilizzata per il cosiddetto controllo 1 a 1.
Quando inizia l’attività, l’applicazione installata sullo smartphone attiva il monitoraggio verificando non solo se il lavoratore ha con sé casco, guanti, occhiali o quant’altro previsto dalle policy aziendali, ma anche se questi sono correttamente indossati o se per esempio sono attaccati alla cintura dei pantaloni.
Una volta riscontrata un’anomalia, questa viene inviata sia allo smartphone dell’operaio, sia alla centrale operativa.
Si tratta per lo più di un deterrente. Un’eccezione può però verificarsi quando sullo smartphone del lavoratore sono presenti altre applicazioni che l’operatore deve necessariamente utilizzare per svolgere il proprio lavoro (esempio schede intervento). In questo caso è possibile tramite semplici integrazioni fare sì che eventuali anomalie segnalate nell’uso dei DPI inibiscano l’apertura della seconda applicazione.
Questa modalità di monitoraggio è utile in particolare quando il lavoratore opera in solitaria, magari su un ponteggio o lungo una strada o su un impianto.
Per spazi confinati anche grandi invece, TopNetwork prevede un controllo 1 a molti. È il caso, per esempio, della ristrutturazione di un edificio, all’interno del quale operano molti operai. Per monitorare più efficacemente il corretto utilizzo dei DPI, ecco che la tecnologia prevede degli apparati gateway posizionati in modo da non avere angoli ciechi. In questo modo si evita il ricorso allo smartphone qualora le condizioni di lavoro non lo permettano.
I sensori all’interno dei DPI inviano segnali ai gateway e da questi alla centrale operativa. In questo caso è un braccialetto ad inviare notifiche sonore all’operaio nel caso di anomalie con i dpi indossati. Braccialetto che poi nel caso di attività in spazi chiusi e caldi può misurare la temperatura corporea, ed avvisare al raggiungimento di livelli di attenzione.
Sia nel monitoraggio 1 a 1 che in quello 1 a molti, al modulo base è possibile aggiungere quello dell’uomo a terra: si applica un sensore con una maggiore sensibilità che permette di capire se la persona sta svolgendo un’attività tendenzialmente in posizione sdraiata oppure se ha accusato un malore.
Questo perché nel cadere c’è un repentino cambiamento delle condizioni, che viene rilevato e riportato, in modo da inviare un segnale che velocizza le operazioni di intervento.
Le sfide future
L’attenzione sempre maggiore ai temi della sicurezza sul lavoro, impongono alle soluzioni sui DPI smart una continua evoluzione. TopNetwork continua nel miglioramento del sistema continuando ad accrescere la rosa dei DPI monitorati e lavorando su sensori sempre più performanti in termini di sensibilità e dimensioni.