Migliorare la vita delle persone costrette a utilizzare la sedia a rotelle e di quelle con disabilità. Ci stanno lavorando Arrow Electronics, fornitore globale di tecnologia, e il tennista in sedia a rotelle Dani Caverzaschi, 28 anni, nato senza gran parte della gamba destra e con varie malformazioni alla sinistra. Dani gioca nel Wheelchair Tennis Tour della Federazione Internazionale di Tennis (ITF) e parteciperà per la prima volta al secondo Grande Slam™ dell’anno, il Roland-Garros, dal 31 maggio al 4 giugno. a inoltre giocato con la squadra nazionale spagnola, che si è classificata seconda, per il secondo anno consecutivo, nella Coppa del Mondo a Vilamoura, in Portogallo, a maggio.
Il “Progetto DANI”, che sta per “Data Analytics & Network Innovation” è un progetto di Edge Computing che avvicina l’elaborazione e la conservazione dei dati alla loro origine. I ricercatori del Graduate Programme di Arrow, giovani collaboratori che, come Dani, sono ventenni e nativi digitali, stanno lavorando a due soluzioni tecnologiche: WheelWay, un sistema di navigazione innovativo, progettato per chiunque abbia una mobilità limitata che aiuta a superare i problemi legati agli spostamenti nelle città; e DataRally per cui dati in tempo reale, provenienti da sensori presenti sulla sedia a rotelle, sull’equipaggiamento e sul corpo dello sportivo, consentono di analizzare e perfezionare le performance agonistiche.
L’importanza dei dati per una maggiore scelta, ma anche più libertà e opportunità
Ampliando l’esperienza e le competenze di Arrow, le due soluzioni introducono un nuovo approccio alla mobilità, in modo integrato, e si avvalgono di tecnologie rivoluzionarie, che coniugano hardware e software evoluti, architettura cloud e analytics per acquisire e studiare i dati.
WheelWay si concentra su “ciò che è possibile”, anziché sugli ostacoli, consentendo alle persone in sedia a rotelle di organizzare gli spostamenti e di scoprire la città circostante. Le istruzioni di itinerario coniugano dati “live” provenienti da GPS Smart e servizi di public cloud, per fornire informazioni sul precorso “in tempo reale” e a misura di mobilità.
La seconda iniziativa, DataRally, è progettata per gli atleti professionisti in sedia a rotelle aiutandoli a migliorare le prestazioni e ottenere vantaggi agonistici. Se finora, Dani ha potuto fare affidamento solo sulla propria sensibilità e sull’intuizione per ottimizzare il proprio gioco; oggi, grazie all’utilizzo di sensori installati sulla sedia a rotelle, sulla racchetta da tennis e di un dispositivo da portare al polso, può insieme al coach raccogliere e analizzare in tempo reale i dati di ogni partita e sessione di allenamento, per individuare precise aree su cui lavorare. La tecnologia può essere adattata per misurare velocità, accelerazione, distanza percorsa, impatti, numero di giri, frequenza cardiaca, velocità del servizio, posizionamento della pallina sulla racchetta e altro ancora.
“Queste soluzioni non sono invasive e non mi rendono più dipendente”, ha dichiarato Caverzaschi, il cui obiettivo è quello di semplificare la disabilità. “Sono io a generare i dati, che vengono poi analizzati, quindi le informazioni mi ritornano attraverso le app, consentendomi di prendere decisioni in modo consapevole. Spetta a me decidere dove andare e cosa fare. Decido io come regolarmi in campo. I dati mi consentono una maggiore scelta, ma anche più libertà e opportunità.”