Smart Home: Amazon porta Alexa in Italia

Lancio in Italia per Amazon Alexa: machine learning in cloud e dispositivi fisici per un insieme di servizi che aprono la strada alla smart home

Pubblicato il 23 Ott 2018

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Alexa, l’assistente virtuale di Amazon, è ormai pronta per il mercato italiano. Con la fine del mese di ottobre, infatti, i dispositivi Echo, gli speaker a controllo vocale della società statunitense, saranno infatti consegnati agli utenti italiani che possono preordinarli a partire dal 24 ottobre nelle diverse declinazioni Echo, Echo Plus, Echo Dot ed Echo Spot.
Linguaggio naturale, machine learning e naturalmente il cloud sono il cuore di Alexa, che a 4 anni dal suo debutto sul mercato statunitense ha ormai imparato anche l’Italiano.

“Alexa ha le sue radici in due asset fondamentali di Amazon – racconta Michele Butti, Director International di Alexa -: il cloud di AWS e il machine learning che da anni utilizziamo per il nostro motore di reccomendation. Ed è grazie al machine learning che possiamo definire Alexa come una intelligenza in costante aggiornamento”.

Cosa è Amazon Alexa?

In sintesi estrema, si tratta di un computer in cloud, accessibile via voce e linguaggio naturale. “Abbiamo implementato un natural language understanding in cloud – prosegue Butti – e di fatto le risposte che l’utente riceve attraverso lo speaker sono un text to speech”.

Quattro anni fa, al momento del lancio sul mercato statunitense, Amazon non era ancora sicura del successo che questi strumenti avrebbero potuto riscuotere presso i consumatori, ma le decine di milioni di speaker venduti solo lo scorso anno sembrano aver fugato ogni dubbio

La localizzazione

Per poter approdare sul nostro mercato, Alexa è stata completamente localizzata per la comprensione dell’italiano, grazie al lavoro di un team dedicato.
Spiega Gian Maria Visconti, responsabile del progetto in Italia: “Anche se l’aspetto linguistico è quello più immediato e probabilmente più visibile, il lavoro di istruzione è avvenuto su più livelli: la comprensione della lingua, degli accenti e anche della cultura del nostro Paese”.
Così, accanto al Centro di competenza di Torino, dove lavora un team di esperti e consulenti, specialisti del linguaggio, in una prima fase Amazon ha scelto di coinvolgere i propri dipendenti provenienti da ogni parte d’Italia.
Successivamente è stata avviata una fase di preview con una serie di utenti presenti e attivi su tutto il territorio nazionale: “Un lavoro enorme, che ha comportato lo studio delle regole grammaticali, delle consuetudini lessicali e anche del nostro contesto nazionale in materia di storia, geografia, sport”.
Questo significa che Alexa è in grado di comprendere, ad esempio, l’equivalenza tra “spegnere” e “spengere”,  risponde correttamente sia che le si chiedano informazioni sulla Roma o sulla “Magica”, inclusa la variante con la doppia “g”.
“Più la si usa, più migliora le sue conoscenze e le sue capacità”, spiega Butti, sottolineando l’importanza del contributo di tutta la community e di ciascun utente nell’affinare le competenze di Alexa. La quale si attiva mediante “wake word” (Alexa) e, semplicemente, ascolta.
L’utente ha la possibilità di verificare tramite dashboard ciò che viene registrato e di disattivare l’ascolto semplicemente disabilitando i microfoni incorporati nello speaker.

Le funzioni di Alexa

Ma a cosa serve un dispositivo come Echo, connesso all’intelligenza di Alexa?
Riproduce musica, risponde a domande, controlla la situazione del meteo e del traffico, legge i notiziari, si interfaccia con il calendario di Google e con Office 365, prepara promemoria e liste della spesa.

Verso la smart home

Soprattutto, Alexa rappresenta un passo importante verso la smart home.
“I dispositivi con tecnologia Zigbee, come Echo Plus, possono comunicare direttamente con Alexa, senza la necessità di interfacciarsi con un gateway: ecco allora il collegamento con le telecamere di sicurezza, i termostati e i dispositivi IoT, così da regolarne, ad esempio, accensione, spegnimento, temperatura.
Completano l’offerta dei dispositivi per l’ecosistema gli Amazon Smart Plug, plug-in wifi che controlla le prese di corrente e dunque abilita il controllo vocale per l’accensione e lo spegnimento di luci ed elettrodomestici.

Le API per gli sviluppatori

Le competenze di Alexa sono centinaia, sono definite Skill e molte sono create da sviluppatori italiani, attraverso l’Alexa Skill Kit rilasciato dalla stessa Amazon.

Al momento le skill sviluppate localmente sono oltre 400 e includono siti di informazione e di notizie, giochi, previsioni del tempo, siti di ecommerce.

Le API Alexa Voice Service (AVS) consentono invece agli sviluppatori di integrare Alexa direttamente nei propri prodotti, abilitando i comandi vocali su qualsiasi dispositivo connesso. Le hanno già integrate nei loro prodotti aziende come Bose, Harman Kardon, Jabra, Netgear, Huawei, Sony, Motorola, TIM.
A sua volta, l’utente ha la possibilità, attraverso le cosiddette Routine, impostare, personalizzare e automatizzare una serie di azioni, associandole a un unico comando vocale.

 

 

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