Smart city

Smart parking: cos’è, come funziona, esempi e vantaggi

Pubblicato il 25 Mag 2020

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Oggi, soprattutto nelle grandi città, trovare un parcheggio è diventato una vera impresa e una causa di stress, visto che ogni automobilista impiega circa venti minuti per trovare un posto dove lasciare il proprio veicolo. Grazie all’innovazione tecnologica, però, le cose stanno per cambiare, perché è sempre più diffuso l’utilizzo del cosiddetto smart parking, ovvero un servizio che promette di rivoluzionare il problema dello spazio per le auto.

Tramite lo smart parking si potrà cercare ma, soprattutto, trovare parcheggio facendo ricorso a dispositivi elettronici o a strumenti tecnologici come le telecamere, i sensori e l’intelligenza artificiale. L’espansione dello smart parking è un tassello fondamentale per trasformare le nostre città tentacolari in smart city, dove muoversi in modo più comodo e agevole.

Cosa vuol dire smart parking

Lo smart parking, o parcheggio intelligente, può essere considerato una vera strategia di parcheggio atta a velocizzare e facilitare la ricerca di un parcheggio per il proprio mezzo di trasporto. Per sfruttarlo, è necessaria una combinazione tra tecnologia e fattore umano, così da ottimizzare i tempi, gli spazi e anche le risorse che, normalmente, si consumano nella ricerca di un parcheggio. In poche parole, smart parking significa sfruttare la tecnologia per trovare sia gli spazi liberi che quelli occupati, creando una vera e propria mappa dei parcheggi in città in tempo reale.

Questa, in particolare, può essere utilizzata in svariati modi; è utile per aiutare gli automobilisti a trovare un parcheggio tramite app, ma anche per mettere a disposizione degli agenti della Polizia Municipale una serie di informazioni utili per individuare eventuali infrazioni. Infine, può essere un prezioso partner per coloro che sono costretti a scegliere mezzi di trasporto alternativi quando i parcheggi sono esauriti, perché mette a disposizione tutta una serie di informazioni utili a trovare il modo migliore per spostarsi da un punto all’altro della città.

Come funziona un sistema di parcheggio intelligente

Il sistema di smart parking funziona grazie a tre meccanismi principali: l’installazione di sensori, la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale e il sistema di pagamento automatico e anticipato, che permettono alle persone di trovare un parcheggio per il proprio mezzo di trasporto nel luogo desiderato. Per quanto riguarda i sensori, questi vengono installati soprattutto nel terreno, mentre le telecamere possono essere montate sia sui pali della luce che sulle facciate degli edifici.

All’interno di ogni telecamera viene installato un software speciale in grado di tradurre le immagini riprese in dati sull’occupazione degli spazi circostanti, così da permettere ai sensori di individuare l’eventuale presenza di veicoli parcheggiati. Un esempio di sensori di smart parking sono quelli installati in molti parcheggi dotati di semafori, che accendono la luce verde quando il parcheggio si libera, la rossa quando viene occupato. Questi dati, infine, vengono caricati su una piattaforma di smart parking in cloud e aggregati con altre informazioni, grazie alle quali si crea la mappa dei parcheggi in tempo reale.

I vantaggi dello smart parking e della rilevazione di parcheggi liberi

Le innovazioni tecnologiche portano benefici, innanzitutto, alle città che le adottano, permettendo loro di imboccare la strada che può portarle a trasformarsi in smart city. Tuttavia, i maggiori soggetti a trarre vantaggi da un sistema come quello dello smart parking, sono i cittadini stessi e da diversi punti di vista. La cosiddetta smart mobility, infatti, si basa su una maggiore facilità di spostamento, con innegabili vantaggi sul benessere e la salute delle persone, ma anche sulla loro capacità produttiva.

Può sembrare esagerato, ma trovare un parcheggio facilmente, senza dover spendere tanto tempo e stressarsi, comporta molte conseguenze sulla gente, sia in ottica personale che lavorativa. Inoltre, rappresenta un vantaggio per il Comune che lo utilizza, perché permette un controllo continuo e costante degli spazi a pagamento e scoraggia gli abusi, aiutando le casse comunali. Lo smart parking, quindi, può diventare un vero valore per la collettività, sia perché aumenta e facilita l’accesso e lo spostamento di intere comunità, sia perché favorisce la crescita economica, aumentando, come detto, la produttività lavorativa e le entrate dei Comuni.

Tecnologie di smart parking

Come detto, lo smart parking si basa su alcune tecnologie che studiano la mobilità di persone e veicoli e raccolgono una tale quantità di informazioni da rendere possibile la composizione di una mappa dei parcheggi. In questo senso, le tecnologie utilizzate sono diverse, adottate da alcune aziende italiane come InfoBlu o Argo Vision.

Nel primo caso, si tratta di un’ampia gamma di servizi legati alla mobilità sulle strade, tramite la raccolta di dati in tempo reale e poi trasmessi all’utente via app; ad Argo Vision, invece, dobbiamo il sistema cosiddetto CyclopEye, un’intelligenza artificiale che si basa su un sensore video che permette di controllare la disponibilità di parcheggi liberi, segnalando l’informazione all’utente in tempo reale e guidandolo verso lo spazio libero. In aggiunta, CyclopEye offre servizi come il riconoscimento di oggetti smarriti, la lettura delle targhe, i parcheggi vietati e la ricerca della propria automobile, mentre ai gestori dei parcheggi dà la possibilità di monitorare l’area sotto il loro controllo, identificando tutti i veicoli in ingresso e in uscita, segnalando eventuali abusi.

Le soluzioni dello smart parking

Tecnologie come lo smart parking hanno l’incontestabile vantaggio di aiutare tutti i cittadini a muoversi in città, in particolar modo chi soffre di disabilità. Grazie a questo sistema, infatti, è stato possibile assistere questa tipologia di utenti nella ricerca di un parcheggio e la sperimentazione è partita l’anno scorso a Torino, presso la Città della Salute.

Questo servizio si basa sulla cosiddetta rete di telecomunicazione IoT, grazie alla quale gli utenti con disabilità potranno contare su 132 parcheggi a loro riservati. Il funzionamento prevede l’installazione di alcuni sensori magnetici, che delimitano gli stalli dei parcheggi, in modo tale da poter rilevare costantemente la presenza di un veicolo e comunicare l’informazione al centro di controllo remoto.

Tutti i dati vengono poi raccolti in un database centrale che l’utente potrà consultare installando, sul proprio smartphone, una semplice app. Tramite questa, si potranno sia individuare i posti disponibili che segnalare eventuali abusi da parte di utenti non autorizzati.

Lo smart parking in Italia: gli esempi di Mantova e Treviso

Come accennato sopra, anche in Italia si stanno muovendo i primi passi verso una mobilità più semplice e veloce e, in questo senso, sono state due le città a intraprendere per prime la strada dello smart parking: Treviso e Mantova.

Smart parking a Treviso

Nella località del Veneto esiste ed è in vigore il sistema I-Park, un’app che si basa su un complesso sistema di sensori a induzione che sono stati interrati nel manto stradale e grazie ai quali si può sapere se quel parcheggio è libero oppure no.

Il servizio è attivo già da quasi dieci anni, a cominciare dalle zone del centro storico, e ha dato ottimi risultati, permettendo la creazione di un sistema ad alta efficienza tramite il quale monitorare le soste dei veicoli e combattere anche l’abusivismo, grazie a un intervento immediato degli addetti al controllo. Inoltre, si è rivelato un vantaggio per lo stesso Comune di Treviso che ha visto aumentare di circa il 10% le entrate.

Tramite questa app, infatti, è possibile tenere sotto controllo, in maniera continua e costante, ogni movimento attorno alla zona servita, ricevendo dati come l’indice di occupazione, lo stato di pagamento delle soste e il tasso di rotazione all’interno del parcheggio. In questo modo, i cittadini trevigiani hanno potuto cambiare le proprie abitudini, migliorando l’organizzazione degli spostamenti, ma, nello stesso tempo, il Comune ha potuto effettuare diversi interventi di riqualificazione urbana.

Infine, a fronte di una riduzione dei posti disponibili, il Comune ha messo a disposizione degli utenti un’altra app, TreviMove, grazie alla quale ognuno può consultare informazioni sui servizi di mobilità del trasporto pubblico o dello bike sharing e localizzare in breve tempo i parcheggi disponibili.

Smart parking a Mantova

Ciò ha permesso una diminuzione del traffico, dell’inquinamento e del tempo sprecato a cercare un posto per il proprio veicolo. Come accennato, l’altra città italiana che ha investito nella smart mobility è Mantova, dove è entrato in funzione il cosiddetto sistema Bosch, che prevede la presenza di alcuni sensori lungo il corso principale della città dove sono presenti circa 66 parcheggi. Per ognuno di questi è possibile sapere se è occupato o libero, grazie a un’informazione che arriva, in tempo reale, sul proprio smartphone.00

Grazie allo smart parking, Mantova ha giovato di una migliore trasparenza nell’uso dei parcheggi, ma anche di una consistente diminuzione delle emissioni inquinanti nelle strade del centro storico. Il progetto Bosch prevede la raccolta di una serie di dati, che poi vengono elaborati dal Comune con la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il passaggio delle informazioni attraverso l’infrastruttura wireless, grazie alla quale i sensori installati nella strada comunicano con il database centrale.

I primi risultati della sperimentazione hanno evidenziato come il tempo medio speso alla ricerca di un parcheggio sia diminuito del 35%; ma, come già successo a Treviso, lo smart parking è anche un sistema che aiuta a individuare gli abusi, sia sul pagamento della tariffa dovuta sia riguardo il tempo di permanenza del veicolo. In questo senso, l’app è utile anche al guidatore che, a ridosso della scadenza, riceve una notifica che gli permette di scegliere se allungare la sosta o liberare il parcheggio.

In caso di abuso, l’app stessa segnalerà l’infrazione alla polizia, che potrà intervenire tempestivamente sul posto. Infine, un altro vantaggio di questo sistema di smart parking è il monitoraggio dei posti riservati ai veicoli elettrici: i sensori, infatti, sono in grado di riconoscere se il posto è stato occupato da un’auto non elettrica, inviando tempestiva segnalazione.

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