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Smarter Italy, al via il primo bando: 8,5 milioni per la mobilità intelligente

Presentato al Mind il programma per favorire l’introduzione nella Pa di soluzioni innovative e delle tecnologie emergenti, consentendo di beneficiare di soluzioni avanzate, a oggi non presenti sul mercato. Lanciato il primo appalto di Mise, Mur, Dtd e AgID, finalizzato a migliorare la mobilità sostenibile dei Comuni italiani

Pubblicato il 30 Mag 2022

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Favorire l’introduzione nella PA di soluzioni innovative e delle tecnologie emergenti, migliorare i servizi a cittadini ed imprese, stimolare l’innovazione di mercato tramite la spesa pubblica e incrementare la presenza sul territorio nazionale di significative competenze industriali e di ricerca. Questi i temi che hanno caratterizzato la presentazione del programma Smarter Italy, tenutasi nei giorni scorsi al Mind – Milano Innovation District, uno dei più grandi distretti contemporanei e centro dell’eccellenza scientifica italiana e internazionale.

Obiettivo di “Smarter Italy” è consentire alle pubbliche amministrazioni di beneficiare di soluzioni avanzate, ad oggi non presenti sul mercato, ma in grado di dare risposte utili e di stimolare in Italia ricerca e sviluppo. PMI e Start up, università e centri di ricerca, e terzo settore avranno infatti la possibilità di partecipare ai bandi presentando i loro progetti pensati per risolvere sfide sociali complesse, definiti a partire dai fabbisogni delle pubbliche amministrazioni, per le quali non esistono sul mercato soluzioni disponibili, ovvero fabbisogni di domanda pubblica intelligente, provenienti dai territori. 

In questo quadro, il progetto “Smarter Italy” rappresenta una piattaforma di attuazione delle politiche di innovazione basate sugli acquisti pubblici.

Primo bando sulla Smart mobility

Con la pubblicazione del primo bando sulla “Smart Mobility”, il progetto è entrato nella sua fase operativa. Con un importo di 8,5 milioni di euro questo primo appalto punta a migliorare la mobilità sostenibile dei Comuni italiani attraverso la sperimentazione di nuove tecnologie. 

I partecipanti dovranno ideare una piattaforma innovativa a supporto della mobilità urbana dei territori coinvolti che hanno espresso i propri fabbisogni in tema di traffico, inquinamento, vivibilità dei centri storici e fruibilità dei distretti industriali. Per partecipare alla sfida lanciata da Mise, Mur, Dtd e AgID le idee innovative dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2022.

Le richieste

Nel dettaglio, il sito Appaltinnovativi.gov.it spiega che il bando (Soluzioni innovative per il supporto alle decisioni con funzioni predittivo/adattative per la Smart Mobilitychiede di ideare e sviluppare soluzioni originali relative a piattaforme di smart mobility in grado di favorire la mobilità urbana offrendo:

  • strumenti di simulazione di supporto alla pianificazione di interventi atti a preservare o migliorare aspetti quantitativi o qualitativi della mobilità urbana e a consentire la programmazione del trasporto pubblico integrato;
  • funzionalità di monitoraggio, proattivi e predittivi di tipo near-real-time per l’ottimizzazione dinamica del traffico veicolare e di elementi infrastrutturali ad esso collegati (es. posteggi, parcheggi cittadini, parcheggi riservati – disabili, carico e scarico merci – piste ciclabili, colonnine ricarica elettrica, ecc).

Le città partecipanti

Le soluzioni dovranno essere utili nei contesti più vari della mobilità: metropoli, città di provincia, piccoli centri urbani. Per queso la sperimentazione delle soluzioni selezionate avviene sul territorio di grandi città e di piccoli comuni, con caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro. Le città che potranno ospitare la sperimentazione delle soluzioni Smart Mobility sono: L’Aquila, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Matera, Modena, Milano, Prato, Roma, Torino, cui si aggiungono i “Borghi del Futuro” : Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietrelcina, Sestri Levante.

Principale programma di innovazione europeo sulle Smart city

Smarter Italy è un programma lanciato nel 2019 dal Mise per incentivare il tessuto produttivo italiano ad innovarsi e a creare nuove soluzioni a beneficio delle città, dei cittadini e delle Pa – ha dichiarato la Viceministra del Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde – Sono orgogliosa che Smarter Italy, su cui ho lavorato lungamente a partire dallo scorso governo, sia diventato un progetto interministeriale e soprattutto il principale programma di innovazione in Europa nell’ambito della Smart City. Infatti, in Europa le città occupano solo il 4% della superficie ma ospitano il 75% della popolazione mentre in Italia oltre il 50% della popolazione abita nelle città. Anche nel nostro Paese esiste il fenomeno dell’urbanizzazione, che consentirà da un lato la crescita dell’aspettativa di vita dei cittadini e dall’altro un potenziale di sviluppo economico delle città. Per questo nel processo di costruzione delle nuove città, l’innovazione e la tecnologia devono andare di pari passo con l’urbanistica, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”.

Grazie a Smarter Italy è possibile coinvolgere e raccogliere i fabbisogni delle piccole comunità per garantire l’uguaglianza sociale di tutti i cittadini e non lasciare nessuno indietro, portando anche in queste aree del Paese tutti i benefici derivanti dall’innovazione e dal digitale – ha affermato il Sottosegretario di Stato all’Innovazione Tecnologica e alla Transizione Digitale, Assuntela Messina – Attraverso nuove soluzioni basate sulle tecnologie emergenti, vogliamo esportare e replicare in tutti i territori le innovazioni di successo, con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini da Nord a Sud”.

Disegnare una società dell’innovazione 

Tommaso Boralevi e Alessandra Todde

Atenei ed enti di ricerca possono davvero guidare l’innovazione perché sono luoghi nei quali si concentrano le maggiori energie creative e intellettuali del Paese. Lavorando anche in raccordo con i privati, hanno la possibilità di essere protagonisti della sfida che il bando propone, e con le proprie idee possono aiutare a disegnare una società dell’innovazione, lavorando su soluzioni che, al momento, non siamo nemmeno ancora in grado di immaginare – ha detto il Segretario Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca, Maria Letizia Melina – Con questo progetto stiamo aiutando il sistema della conoscenza italiana a tracciare un percorso che sia in continua evoluzione e che sappia così rispondere ai bisogni che emergeranno nel futuro medio lungo, per trovare soluzioni a tutti i nuovi problemi e le nuove sfide che potrebbero sorgere nel futuro”. 

Tramite gli appalti innovativi, e quindi tramite anche Smarter Italy, la PA lancia una sfida al mercato, esprimendo il proprio fabbisogno in termini funzionali, in modo che gli operatori interessati possano proporre la soluzione più in linea con le esigenze della PA – ha evidenziato il Direttore Generale di AgIDFrancesco Paorici – Una domanda pubblica qualificata e sfidante favorisce la crescita di capacità della ricerca pubblica e industriale, promuove lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, mantiene alta la competitività sul mercato internazionale, apre spazi all’occupazione di qualità. AgID ha sviluppato una specifica competenza nella promozione degli appalti per l’innovazione ed è attualmente tra i committenti pubblici in Europa con maggiore esperienza nel settore”.

“Crediamo molto in Smarter Italy perché guarda allo stesso orizzonte del progetto di Federated Innovation @MIND, il modello collaborativo pubblico-privato volto a generare iniziative di ricerca e innovazione – ha sottolineato Tommaso Boralevi, presidente di Federated Innovation @MIND – Entrambi sono mossi dal la volontà di migliorare la vita di cittadini e imprese attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative, la creazione di sinergie, il trasferimento tecnologico e la contaminazione di idee.” 

“Il progetto Smarter Italy punta a una virtuosa collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati – afferma Igor De Biasio, amministratore delegato di Arexpo – per trovare le soluzioni migliori per affrontare insieme le sfide di un mondo che cambia ogni giorno. E’ la stessa ricetta che Arexpo ha messo in campo per Mind per realizzare un distretto dell’innovazione e ricerca unico in Italia che contribuisca alla crescita del nostro Paese”.

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