L’utilizzo dei device mobile ha avuto un ruolo significativo nell’implementazione di numerosi programmi di salute pubblica, tanto che l’mHealth è una disciplina a cui Governi e opinione pubblica dovrebbero guardare con sempre più vivo interesse. Nel contesto della gravidanza e del post partum la letteratura ha raccolto numerosi esempi di percorsi e protocolli che è possibile intraprendere a sostegno delle madri, anche per prevenire situazioni di disagio che avrebbero una gestione più complessa e onerosa per il sistema pubblico.
Il marketing sanitario è in questo senso un’attività di prevenzione la cui efficacia è misurabile oltre ad essere evidente in termini di benessere della popolazione sia a breve che a lungo termine. Ne è un esempio lo studio australiano che ha coinvolto 240 famiglie nell’adozione di un nuovo protocollo di informazione alla nascita che prevedeva l’uso di SMS informativi. I risultati, attesi a fine 2016, ci diranno anche quanto i padri avranno beneficiato e fatto tesoro degli interventi mirati a promuovere la salute emotiva e fisica dei neonati.
L’SMS, essendo di facile impiego e molto diffuso, rappresenta un mezzo strategico per migliorare l’accesso alle cure sanitarie per le fasce di popolazione più fragili o, nei Paesi in via di sviluppo, in caso di scarsa assistenza prenatale e materna. Il suo impiego in validi programmi di salute pubblica ha già dimostrato di poter influenzare il cambiamento comportamentale grazie alla sua efficienza, a basso costo, e la capacità di diffusione a target difficili da raggiungere.
Già sono state condotte positive esperienze a Zanzibar, in Tanzania e in Serbia dove l’invio di SMS informativi a donne in gravidanza ha accompagnato e sostenuto il loro periodo di gestazione.
Per offrire anche in Argentina un programma di prevenzione alla depressione e di supporto alla maternità è stato condotto uno studio per valutare preliminarmente il grado di accettazione di questo strumento raccogliendo le opinioni di 147 donne che avevano già partorito e che frequentavano i servizi ospedalieri pubblici o i centri sanitari argentini.
I risultati
L’età media delle donne intervistate era di 29,5 anni e la maggior parte di loro viveva in aree urbane (89%) con un tempo di percorrenza media di 43,4 minuti necessari per raggiungere il centro di salute o 57,3 minuti per raggiungere l’ospedale.
Solo una parte di loro (il 4,1%) aveva la possibilità di accesso ad internet sul cellulare e pertanto l’SMS è risultata la soluzione più facile e sicura per raggiungere in modo efficace le neomamme. Il 96% (=140) ha risposto che vorrebbe ricevere messaggi di testo e chiamate al cellulare con informazioni riguardanti la cura prenatale. Il 91% (=130) chiede di ricevere sostegno informativo anche dopo il parto (il 38% fino al 6° mese). Più della metà preferisce ricevere messaggi di testo con una frequenza di almeno uno alla settimana. Le donne erano interessate a ricevere anche consulenza in tema di salute mentale (95%) e messaggi come promemoria degli appuntamenti (88%).
Opportunità
Questo studio conferma l’alto grado di accettazione degli SMS come strumento di informazione pre e post parto, l’approccio offerto è semplice e sicuro, permette la diffusione in tempo reale delle informazioni anche a persone che non hanno un stabile accesso ad internet.
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* Immagine fornita da Shutterstock