Sostenibilità e trasparenza costituiscono un binomio sempre più stretto durante tutto il processo di produzione dell’automotive. Un binomio a cui guardano anzitutto i consumatori, ma che deve trainare gli investimenti delle aziende del comparto da qui ai prossimi anni. È quanto si ricava dai dati della recente indagine Automotive Ecosystem Vision Study condotta da Zebra Technologies. Nata nel 1969 negli Stati Uniti, Zebra Technologies si è evoluta nel tempo, passando dalla vendita di stampanti, scanner ed etichette per codici a barre fino all’attuale organizzazione da 5,6 miliardi di fatturato. Il suo attuale portafoglio di hardware, software, servizi e soluzioni consente di digitalizzare e automatizzare i flussi di lavoro, grazie a un ecosistema di oltre diecimila partner.
In questa veste, ha condotto una ricerca su un’audience globale di 1.336 intervistati, tra cui decision maker del settore automobilistico, ivi compresi OEM (original equipment manufacturer) e fornitori, fleet manager e consumatori. L’obiettivo è stato quello di conoscere le priorità e le aspettative del mondo automotive di fronte alle sfide della trasformazione digitale. Un obiettivo che la ricerca ha cercato di raggiungere mettendo insieme i punti di vista di diversi stakeholder all’interno della filiera del mercato automobilistico.
La domanda di consumatori e fleet manager rivolta all’automotive
“Non c’è dubbio che l’ecosistema di produzione automobilistica stia attraversando un cambiamento significativo, con enormi ostacoli da superare. Questo include essenzialmente la gestione di due processi produttivi distinti: uno per i veicoli tradizionali a benzina e diesel, l’altro per i veicoli elettrici, ibridi e a guida autonoma di prossima generazione” ha sottolineato Stephan Pottel, Automotive Industry Lead di Zebra Technologies, nel commentare i risultati dello studio. Risultati che hanno fatto emergere una forte “pressione per soddisfare le normative e le richieste di sostenibilità, unita a quella di produrre di più e più velocemente, nonché alla necessità di fornire visibilità in tempo reale lungo tutta la supply chain”.
E in effetti, tra i consumatori interpellati, 8 su 10 dichiarano che la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono fattori cruciali nelle loro decisioni di acquisto o di leasing dei veicoli. Questa maggiore attenzione alle tematiche green si manifesta tramite una propensione all’acquisto di veicoli elettrici, con più della metà dei clienti finali che preferisce hybrid electric vehicle (HEV). La sostenibilità, poi, va di pari passo con la domanda di trasparenza dei dati e delle informazioni che vede in sintonia consumatori e fleet manager. L’81% dei primi e l’86% dei secondi desidera infatti conoscere l’origine e la provenienza dei materiali e dei componenti automobilistici. Oltre alla visibilità sull’intero processo produttivo, consumatori e fleet manager vogliono capire anche come i dati generati dai loro veicoli verranno utilizzati dopo l’acquisto, aspettandosi comunque di detenerne proprietà e controllo.
La risposta di OEM e case automobolistiche su sostenibilità e trasparenza
Se questi sono i desiderata a valle del settore automotive, a monte 7 su 10 decision maker ammettono che è difficile tenere il passo con queste esigenze, unite a quelle sempre più insistenti di personalizzazione. Anche la domanda di veicoli elettrici è fonte di pressione per il 68% degli intervistati che dovrebbero soddisfarla, mentre nel 75% dei casi suscita preoccupazione la spinta verso la fornitura di prodotti più ecologici, sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Sul fronte della richiesta di trasparenza, solo un terzo dei decision maker del settore nei prossimi cinque anni darà priorità alla connessione in tempo reale di sistemi di dati per consentire una visione olistica delle operazioni e aumentare la visibilità sulla produzione e sulla supply chain.
Contemporaneamente, circa un terzo degli OEM è convinto che sarà in grado di migliorare la gestione della supply chain in virtù di una logistica supportata da RFID, AMR (autonomous mobile robot), computer palmari rugged, scanner e sistemi di machine vision industriale. A questo campione si aggiunge un terzo di fornitori che indica nelle stampanti mobili di etichette con codici a barre, nei device indossabili e nella tecnologia di localizzazione gli strumenti principali per ottenere trasparenza nella catena di approvvigionamento. Nel complesso, 7 decision maker su 10 concordano sul fatto che la trasformazione digitale rappresenti una priorità strategica per la loro organizzazione. Tanto che nei prossimi 5 anni il 47% si focalizzerà sulla produzione additiva e il 45% su soluzioni di pianificazione della supply chain.
Una cosa è certa. Gran parte delle case automobilistiche interpellate sa che questi processi necessitano di partnership con aziende tecnologiche insieme alle quali rispondere meglio alla domanda proveniente del mercato.