Nell’era data-driven, nella quale i dati si moltiplicano i punti di generazione dei dati, il tema della resilienza e del governo dell’infrastruttura è centrale.
Ne è convinto Vincenzo Spagnoletti, director of Datacenter Sales di Schneider Electric.
In questa intervista, il manager mette in evidenza come per le aziende di qualsiasi dimensione, business continuity e datacenter siano elementi chiave nelle loro strategie di business: nell’era dell’Industria 4.0 o del modern retail, le infrastrutture digitali hanno un impatto diretto sulla produttività, sulla customer satisfaction e sulla brand awareness.
Per questo, in un contesto di digitalizzazione pervasiva, oltre ai grandi datacenter diventa importante la presenza di piccole infrastrutture diffuse sul territorio, il cui compito è gestire con minore latenza e maggiore velocità i dati delle fabbriche intelligenti e quelli provenienti dai dispositivi connessi di un IoT sempre più presente sul territorio.
Il ruolo delle infrastrutture Edge
Spagnoletti spiega come le infrastrutture edge rappresentino il punto di interconnessione tra le imprese e il cloud e tra le imprese e i loro clienti e aiutino a garantire la business continuity necessaria.
In questo scenario, anche dispositivi consolidati come gli UPS acquistano nuova rilevanza: non proteggono più solo i dati delle aziende, ma supportano intere linee di produzione e addirittura interi stabilimenti già migrati alla logica delle smart factory.
Maggiore è il valore dell’asset, maggiore è l’attenzione che va posta all’individuazione della soluzione UPS più corretta e allo studio del corretto dimensionamento.
Parliamo di UPS IoT-ready, di soluzioni, come quelle proposte da Schneider, che consentono di arrivare a un 99 per cento di efficienza, con risparmi effettivi ottenibili in meno di due anni.
La scelta tecnologica di Schneider è orientata all’utilizzo di batterie agli ioni di litio in grado di soddisfare requisiti dfi resilienza, durata della vita nel tempo, pesi e dimensioni ridotti.
Agli UPS si accompagna anche una piattaforma software, EcoStruxure, che permette di gestire anche decine di migliaia di sensori presenti nei datacenter, nelle fabbriche intelligenti, nei building automatizzati e in tutti i dispositivi delle nostre reti.