Speciale M2M: le macchine «si parlano» via radio

Utilizzate ormai in moltissimi ambiti applicativi, le comunicazioni wireless Machine-to-machine rappresentano oggi un segmento in forte espansione

Pubblicato il 01 Giu 2008

Con il termine Machine- to-machine (M2m) si fa riferimento allo
scambio di dati e informazioni tra macchine, concetto che
corrisponde per larga parte a quello di telematica. Infatti, il
termine “telematica” deriva dal termine inglese
telematica che, da un punto di vista etimologico, nasce
dall’unione di due nomi: “tele” con significato
di “distare” o “da lontano” e
“matics” che significa “automatico”.
Telematics significa, dunque, comunicazione automatica tra
oggetti lontani.
In particolare, si parla di WM2m (Wireless Machineto- machine)
per definire le applicazioni Machine-tomachine che sfruttano reti
di comunicazione senza fili, rappresentate principalmente dal GSM
(Global System for Mobile), dal GPRS (General Paket Radio
Service), dall’EDGE (Enhanced Data rates for GSM
Evolution), dall’UMTS (Universal Mobile Telecommunications
System), dal Wi-Fi (Wireless Fidelity), da sistemi in
radiofrequenza proprietari che sfruttano specifici Ponti Radio,
dal Bluetooth e da altre tecnologie meno diffuse. Le soluzioni
che sfruttano sistemi di comunicazione wireless
Machine-to-machine consentono di automatizzare processi e compiti
manuali, al fine di migliorare il servizio fornito agli utenti,
attraverso l’interconnessione di apparecchiature
“intelligenti”, dotate cioè di sensori e moduli di
comunicazione, con sistemi informatici.
I dati che vengono scambiati dalle macchine possono riguardare
informazioni sul proprio funzionamento, sulle condizioni
dell’ambiente che le circonda, raccolte attraverso sensori,
sulla localizzazione, sullo stato di un certo parametro (on/off,
aperto/ chiuso, ecc.) o sul valore di indicatori di funzionamento
di apparati o dispositivi (temperatura, velocità, umidità,
pressione, tensione, ecc.). Oggi tutte le apparecchiature con
microprocessori integrati (embedded) sono potenzialmente in grado
di comunicare autonomamente tra loro e con dei centri di
controllo via rete wireless. Grazie a queste informazioni, i
veicoli aiutano a condurre a destinazione i passeggeri,
attraverso navigatori satellitari e servizi di informazione in
real-time, i distributori automatici contattano la centrale
operativa per il rifornimento e gli ascensori per la
manutenzione, le fotocopiatrici e le stampanti avvisano per la
sostituzione del toner. Queste funzioni offrono nuovi servizi,
riducono il “traffico informativo”, accorciano i
tempi di risposta ed eliminano tempi morti e inutili
sopralluoghi. Ma, più importante di tutto, la telemetria, la
telematica e il M2m consentono alle aziende di sfruttare nuovi
modelli di business, passando da una logica di vendita di
prodotto a una logica di vendita di servizi.
I moduli wireless
I sistemi di comunicazione sono sempre più spesso parte
integrante di ogni attività quotidiana sia in ambito domestico
che lavorativo; si pensi alle migliaia di calcolatori e
apparecchiature elettroniche ci circondano e da cui dipendiamo
costantemente.
Una moderna automobile può contenere più potenza di calcolo di
quanta ne possedesse la navicella Apollo che atterrò sulla Luna
nel ’69; un forno a microonde è dotato di uno o più
microprocessori, lo stesso i televisori, i lettori CD e DVD, le
lavatrici e la maggior parte degli elettrodomestici disponibili
sul mercato. I moduli wireless sono apparati di comunicazione di
ridottissime dimensioni e dai bassissimi consumi. Sono
interfacciabili con la maggior delle apparecchiature elettriche e
elettroniche utilizzate in un'ampia gamma di applicazioni
industriali e di servizio in cui si richiede una trasmissione di
dati via connessioni GSM, GPRS, UMTS o altro. In Italia, come
testimonia la Ricerca sulle Applicazioni Wireless
Machine-to-machine 2007 condotta dagli Osservatori ICT &
Management della School of Management del Politec-nico di Milano,
il mercato italiano dei moduli cellulari Machine-to-machine, è
in continua crescita e nel 2006 ha fatto registrare oltre 730.000
moduli venduti, con un trend di crescita rapido.
Gli ambiti applicativi
Le applicazioni WM2m sono molteplici e molto diverse tra loro.
Tuttavia, è possibile raggrupparle in due macrocategorie
funzionali; le soluzioni che acquisiscono dati (telemisura,
monitoraggio remoto, tracciamento dei veicoli, localizzazione,
ecc.) e le soluzioni che, oltre ad acquisire dati, sono in grado
di attivare azioni (telegestione, telecontrollo, applicazioni
WM2m che supportano la gestione delle flotte, ecc.). Declinando
le due macrotipologie sui vari settori verticali è possibile
ottenere le più svariate applicazioni, dalla telegestione dei
contatori elettrici alla localizzazione delle flotte di autobus
pubblici, dal monitoraggio dei distributori automatici al
telecontrollo dell’avanzamento della produzione (per
esempio le applicazioni basate su tecnologia RFId). Ulteriori
approfondimenti sulle applicazioni WM2m sono disponibili nei
rapporti Mobile & Wireless Business, editi nel 2005 e 2006,
dall’Osservatorio Mobile & Wireless Business della
School of Management del Politecnico di Milano. Le ricerche sono
disponibili sul sito www.osservatori.net.
Sono molte le aziende che hanno già tratto vantaggio da
incrementi di produttività, ottimizzazioni nella gestione delle
risorse umane e di asset dell’ambiente esterno adottando
sistemi di comunicazione wireless. Il valore aggiunto delle
applicazioni wireless risiede nella possibilità di estendere e
far comunicare gli attuali sistemi gestionali e processi
produttivi con il campo esterno. I casi della casa
automobilistica Nissan e dell’azienda farmaceutica Hboc
sono esemplificativi di quanto esposto: Nissan ha risparmiato il
40% dei costi di vendita consentendo l’accesso wireless al
“pricing” e alle scorte magazzino; Hboc, dal canto
suo, ha ridotto dell’80% il costo delle spedizioni dotando
i propri magazzini di connessione wireless. La comunicazione
wireless sta riscuotendo molto interesse anche nel mondo del
vending, cioè dei distributori automatici, in cui conoscere il
corretto funzionamento, l’incasso e lo stato di riempimento
delle macchinette in tempo reale è fondamentale per le aziende
che gestiscono questo business.
Oltre all’ottimizzazione logistica un altro interessante
ritorno si avrebbe dall’introduzione di un innovativo
servizio di pagamento virtuale (cashless). Ntt DoCoMo ha
incrementato i profitti delle aziende di vending del 70%
introducendo la formula dei pagamenti cashless. Teclion ha
risparmiato il 50% sulle visite di servizio introducendo il
controllo remoto. È importante notare come per queste aziende il
focus sia passato dalla produttività all’efficienza. I
corrieri stessi rivestiranno un ruolo molto simile al
commerciale, con compensi e incentivi legati più alla ricerca di
locazioni proficue per i distributori che a semplici mansioni
manuali. Le aziende di vending potrebbero fornire servizi
tipicamente propri di compagnie di comunicazione e biglietteria
elettronica, basterebbe dotarli di display e terminali wireless,
potrebbero addirittura fornire servizi di cassa automatica come
gli ATM (“Bancomat”).
Anche in Italia alcuni gestori di distributori hanno sperimentato
tali soluzioni, avviando il roll-out nei siti ritenuti più
adatti, quali stazioni ferroviarie od ospedali. I più noti
analisti, come Abi Research, Berg Insight, o Gartner, concordano
sulla crescente attenzione verso le soluzioni Machine to machine
sviluppate per la sicurezza nel mercato automotive, mentre
continua già da tempo il trend di crescita sulle applicazioni di
telegestione in ambito utility e privato, come le letture dei
contatori del metano o il controllo dei livelli di riempimento
dei serbatoi di GPL, oltre a quelle di connettività
Fisso-Mobile.

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