L’ospedale di Legnano è una delle 4 strutture che fanno
parte del complesso ospedaliero che raggruppa anche le realtà
di Magenta, Cuggiono e Abbiategrasso, con uno staff di 4500
persone per la gestione di circa 80.000 pazienti
all’anno.
Recentemente, è stato implementato un progetto di rete
wireless che vede collegati i diversi piani dell’ospedale
ed i vari reparti. Un passo avanti importante per una struttura
così ampia che provvede direttamente all’espletamento
delle più importanti procedure mediche, quali esami del
sangue, esami radiografici e test virali, producendo dunque una
grande quantità di dati per ogni singolo paziente che il
personale medico e paramedico deve gestire in velocità e
sicurezza. “Abbiamo iniziato con un set-up di tutti i
laboratori, dei sistemi informativi e della rete wireless
all’interno dell’ospedale – afferma il Dott.
Vicenzo Lombardo (Project Manager- Team CIO). “In
seguito, è stato tenuto un corso di utilizzo sul CF-T2 e gli
applicativi per gli utilizzatori. Infine, abbiamoiniziato la
fase di test con il CF-T2 presso il reparto di rianimazione
dell’ospedale di Legnano”.
Il Toughbook CF-T2 viene attualmente utilizzato per effettuare
l’attività di prescrizione delle prestazioni che devono
essere erogate al paziente, per comunicarle ai diversi
laboratori di diagnostica, di anatomia patologica e di
radiologia e, in seguito, per consultare i referti che vengono
inviati ai reparti. Lo staff può quindi richiamare i dati sui
registri da ogni postazione e da ogni reparto specializzato.
In seguito il Toughbook CFT2 verrà utilizzato anche per la
registrazione delle attività, che il personale medico ed
infermieristico effettueranno al letto del paziente. “I
benefici derivati dall’utilizzo di
un’infrastruttura di questo tipo sono sicuramente una
visione longitudinale sugli eventi del paziente, la riduzione
degli errori e dei possibili errori di datamatching
sull’identificazione del paziente e la riduzione del
processo cartaceo all’interno delle infrastrutture”
– dichiara il Dott. Vincenzo Lombardo. Grazie alla
tecnologia dei Panasonic Toughbook il lavoro di tutto il
personale medico e paramedico è diventato più sicuro, come
sottolinea anche Monica Andorlini (capo infermiere del reparto
di urologia – ospedale di Legnano). “Ci sono meno
errori nella trascrizione, perché prima tutti gli esami
venivano scritti a mano, quindi potevano verificarsi situazioni
di dubbio dovuti alla calligrafia poco chiara; da quando
utilizziamo il Panasonic Toughbook, invece, il paziente viene
codificato e non c’è possibilità, per esempio, di
scambio di dati con altri pazienti”. Tutto ciò gestito a
grande velocità, elemento fondamentale quando ci si trova a
dover salvare a vita di un paziente. Basti pensare che, per
esempio, risultati come le immagini radiografiche adesso
raggiungono la stazione in pochi secondi e i dati registrati
dai letti dei pazienti sono subito e velocemente disponibili
per tutti i reparti e per l’intero staff medico.
“Siamo soddisfatti del rapporto con Panasonic, con la
quale pensiamo sviluppando un’ulteriore percorso di
partnership per l’estensione di questa fasi di
sperimentazione verso tutti i reparti”- dichiara il Dott.
Claudio Caccia (Chief Information Officer). Il primo passo in
questa direzione è già stato compiuto, sono stati infatti
acquiatati 30 nuovi Toughbook CF – T4 nel 2006 e 20 Toughbook
2007 lo scorso febbraio.