SILICON VALLEY (CALIFORNIA). Lo sport professionale non è un solo gioco. Da sempre è passione, entusiasmo, fatica, costanza, concentrazione, materiali all’avanguardia. Ma ora è anche un enorme mercato globale, sempre più competitivo, con una vastissima audience di appassionati desiderosi di conoscere ogni minimo dettaglio del match che stanno seguendo. Un business molto serio, dunque, con un valore stimato di 100 miliardi di dollari, che l’industria hi tech ha messo nel mirino da qualche tempo, sfornando una serie di soluzioni ad hoc che stanno trasformando l’esperienza dei fan, ma anche il lavoro degli allenatori e quello degli atleti.
Il cuore di questa nuova ondata di innovazione non poteva che essere la California, dove sia lo sport sia la tecnologia sono oggetto di una reverenza quasi religiosa. «L’interesse è altissimo: dalla realtà virtuale ai Data Analytics, sono tantissime oggi le start up della Silicon Valley che stanno lavorando in questo ambito», conferma Akif Malik, CEO di Sports Colab, un incubatore californiano focalizzato nella Sports Technology.
Analytics nel tennis: dati in real time per i coach
Ogni sport ha le sue strategie e le sue esigenze, come del resto ogni industria. La via della digitalizzazione, dunque, è quella della co-innovazione: le aziende hi-tech possono sviluppare nuove soluzioni solo lavorando fianco a fianco con le società sportive, parlando con gli allenatori, osservando gli atleti sul campo. Un lungo lavoro che SAP, tra le società IT più attive in questo ambito, ha avviato già da tempo: ha 500 clienti fra società sportive e associazioni. La multinazionale, di orgine tedesca, è sempre più globale e per competere con i giganti americanti oggi è presente nella Silicon Valley con 4500 dipendenti.
Nel tennis, in particolare, SAP ha stretto tre anni fa una partnership con la WTA (Women’s Tennis Association) la principale associazione femminile, che organizza 55 tornei nel mondo cui partecipano 2500 giocatrici. A inizio agosto ha presentato alla stampa una nuova soluzione di Tennis Analytics, in occasione del torneo che si tiene all’interno dell’università di Stanford, a Palo Alto, il Bank of the West.
La soluzione cattura in tempo reale i dati del gioco, grazie a una telecamera e a una rete Wi-Fi sul campo da tennis (oltre a quelli ufficiali registrati dall’arbitro) e li elabora nel Cloud con la piattaforma in memory Hana, restituendoli ogni 15 secondi su un tablet, in forma grafica e
immediatamente comprensibile. Il coach può così trarne indicazioni per indirizzare la strategia di gioco della tennista sia nella fase preparatoria, sia direttamente durante il match: è stata infatti sviluppata una personalizzazione del tablet (un iPad) che lo rende utilizzabile outdoor, anche con il sole forte. Testimonial d’eccezione per l’evento di lancio sono state Lindsay Davenport ex N.1 del mondo, ora coach, e la tennista tedesca Angelique Kerber, numero 14 del rank mondiale, che hanno già sperimentato la soluzione.
Secondo le atlete, disporre di informazioni chiare, certe, in tempo reale, rappresenta un grande vantaggio e permetterà di migliorare le performance. La strada sembra dunque senza ritorno. Ad oggi la WTA mette a disposizione di tutti i coach la tecnologia, ed è facile immaginare che entro breve nessuno vorrà sentirsi escluso. Per l’associazione, è un modo per essere più competitiva e attirare i migliori giocatori nei propri tornei.
Ma prepariamoci a un futuro in cui soluzioni di questo tipo debutteranno anche nel circolo di tennis dove giocano i nostri ragazzi dopo la scuola. L’Internet of Things è alle porte: si stanno già sperimentando sistemi che sfruttano sensori nelle racchette (i professionisti non possono usarli), che potranno essere da supporto per esempio per insegnare i movimenti ai bambini.
La passione dei fan per le statistiche
Un’altra faccia della stessa medaglia, quella dell’analisi dei Big Data, sono i fan, che con il proliferare dei canali di informazione sono diventati sempre più attenti a ogni dettaglio del gioco e delle performance degli atleti. Una vera passione per le statistiche, che però devono essere facilmente leggibili e possibilmente navigabili con un clic.
È stato questo l’obiettivo di un altro progetto sviluppato da SAP in collaborazione con la NHL, la lega nazionale dell’Hockey degli Stati Uniti, che ha reso disponibili sul sito informazioni dettagliate e fruibili facilmente su ogni singolo giocatore. Dati che possono poi essere ricercati con lo smartphone durante il match: sembra essere proprio questa la tendenza imperante, ovvero una visuale sdoppiata delle partite: quella in tempo reale, allo stadio o in TV, e il “second screen”, lo smartphone o il tablet.
Il Levi Stadium, il più tecnologico del mondo
Nella Silicon Valley c’è anche il nuovo tempio della Sport Technolgy, il Levi Stadium (il brand è proprio quello della nota marca di jeans), dedicato al football ma utilizzato per eventi di ogni tipo, dai party privati (dispone di decine di lussuose lounge con ogni comfort) ai concerti e altri sport. Ha 68mila posti a sedere ed è il campo ufficiale della squadra di San Francisco, i 49ers; ospiterà a febbraio il Super Bowl, la finale del torneo americano, un evento imponente che catalizza l’attenzione dell’intera nazione. L’importanza della tecnologia è testimoniata dal livello degli sponsor hi-Tech: oltre SAP, ci sono anche Citrix, Brocade, Yahoo e altri.
Tutta l’esperienza tecnologica ruota intorno alla App ufficiale: permette di acquistare i biglietti e di fare il check in quando si arriva, di parcheggiare la macchina, trovare il posto a sedere e ordinare da mangiare, anche con consegna a domicilio direttamente sugli spalti.
«Decine di migliaia di persone che usano la App contemporaneamente sono già un fatto eccezionale – commenta Chris Burton, responsabile delle sponsorship di SAP. Ma c’è un grande impatto di business, in termini di efficienza di gestione dello stadio: possiamo sapere in tempo reale, ad esempio, se il pollo sta finendo in uno dei punti vendita e provvedere a rifornirlo, oppure se i fan hanno alzato troppo il gomito in una certa area, e sospendere la vendita di alcolici». Anche in questo caso, la sfida per SAP è quella della gestione dei dati raccolti in real time, elaborati da Hana e divulgati ai media, ai fan e ai gestori dello stadio.
Monitorare la salute dei giocatori e prevenire i rischi
Un altro aspetto interessante della Sport Technology, e in particolare dell’analisi dei dati, riguarda la salute. Esistono applicazioni di Internt of Things in grado di raccogliere gli indicatori relativi alle performance fisiche dell’atleta, ad esempio un calciatore, attraverso una speciale guaina da indossare durante l’allenamento, dotata di sensori. L’analisi di queste informazioni e la capacità predittiva dei sistemi aiuteranno il preparatore atletico a valutare le performance del giocatore e a mettere a punto le strategie migliori per tutelare la sua salute, e, in definitiva, per permettere al coach di decidere se e quando inserirlo nella rosa dei convocati.