Innovazione, collaborazione e circolarità. Sono le tre gambe su cui può poggiare una strategia vincente per la food sustainability e la riduzione dello spreco alimentare, in un contesto in cui le Startup innovative di questo settore sono sempre più al centro dell’attenzione e riescono ad attrarre investimenti crescenti dalle aziende consolidate.
E’ una delle evidenze della ricerca dell’osservatorio sulla Food sustainability della School of management del Politecnico di Milano, che sarà presentata il 19 giugno a Milano, a partire dalle 9:30, all’aula magna Carassa del Campus Bovisa, in via Lambruschini 4
L’Agri-food, secondo lo studio, è uno dei settori a più elevato impatto sociale e ambientale: così ridurre lo spreco di cibo è una sfida sentita a livello globale, dove la denutrizione continua ad essere una realtà per 815 milioni di persone.
La questione, secondo la lettura dell’osservatorio, non può essere demandata soltanto alle politiche agroalimentari dei governi, ma deve riguardare anche le strategie di enti pubblici locali, imprese e organizzazioni sociali, ognuna delle quali può giocare un ruolo per trasformare lo spreco in valore condiviso e introdurre soluzioni circolari nel sistema agroalimentare.
Attraverso analisi approfondite, studi di casi di imprese del settore, il censimento di centinaia di startup e l’interazione con gli attori della filiera, ha indagato le pratiche innovative orientate alla sostenibilità, in particolare alla prevenzione e alla gestione dello spreco alimentare, che fanno leva sulle nuove tecnologie e sulle collaborazioni per lo sviluppo di un modello di business e, in alcuni casi, di una filiera interamente “sostenibili”. Clicca qui per consultare il programma dettagliato.