Lo sviluppo dell’Industria 4.0 nel nostro paese e più in generale in Europa ha la necessità di essere sostenuto con un ampio piano di normalizzazione e di standardizzazione. Interoperabilità significa prima di tutto mettere le imprese che devono scegliere tecnologie e piattaforme nella condizione di poterlo fare in un contesto che abbia definito e condiviso gli standard più importanti e la terminologia più condivisa.
L’innovazione che arriva dall’Internet of Things soprattutto è tanto diffusa, ampia e capillare e investe così tanti settori che diventa assolutamente fondamentale avere un lessico comune, una chiara e condivisa degli standard che devono fare riferimento a ogni singola e specifica necessità in tutti gli ambiti applicativi. Solo con una chiara e trasparente standardizzazione si può permettere alle imprese di procedere con l’analisi e con le scelte di innovazione per tutti i componenti dell’Industry 4.0.
E’ in questo scenario che si colloca la missione di UNINFO, lassociazione a carattere tecnico, che promuove e contribuisce allo sviluppo della normativa nel settore delle tecniche informatiche. UNINFO svolge le sue attività nell’ambito dei sistemi di elaborazione e di trasmissione delle informazioni in diverse aree come appunto l’automazione industriale, il mondo Industry 4.0, ma anche le banche, le carte intelligenti, i pagamenti digitali, la telematica del traffico. In questi ambiti UNINFO, come ente federato all’UNI, opera con delega UNI, a livello nazionale ed internazionale e rappresenta l’Italia presso l’ISO, l’ISO/IEC JTC 1 e il CEN.
L’Industria 4.0 coinvolge più settori settori della digitalizzazione dell’ICT in generale; tante organizzazioni hanno interessi importanti, non tutti e non necessariamente compatibili. Tipicamente davanti ai temi posti dall’innovazione il mondo delle imprese e della produzione risponde con la formazione di un Comitato Tecnico, TC che viene investito del compito di dare risposte al tema. In questo caso il Comitato Tecnico appare come una risposta parziale e non sufficiente ad affrontare la complessità delle tematiche Industria 4.0, dell’Internet of Things e dei vari ambiti applicativi.
UNINFO intende affrontare il tema posto anche attraverso il Piano Calenda con un lavoro che intende fornire un quadro di riferimento e una prospettiva per l’attività futura. Si tratta di uno “Standing Document” ideato per essere costantemente aggiornato per svolgere anche in futuro un ruolo di guida e riferimento.
Internet4Things pubblica questo documento con l’obiettivo di contribuire alla formazione e allo sviluppo di un contesto realmente favorevole allo sviluppo di una via italiana all’Industry 4.0
Lo scopo dell’iniziativa Standards per Industry 4.0 è quello di sfruttare il potenziale reso disponibile da
- l’uso diffuso di Internet,
- l’integrazione tra i processi tecnici e i processi amministrativi,
- la rappresentazione digitale e la virtualizzazione del mondo reale, e
- l’opportunità di creare prodotti e servizi “smart”.
Il raggiungimento di questo obiettivo comporta lo sviluppo di tutta una serie di nuovi concetti e tecnologie. Tuttavia l’uso di questi nuovi concetti e tecnologie può trovare applicazione pratica solo se essi sono sostenuti da norme basate sul consenso, perché solo queste norme sono in grado di fornire le garanzie necessarie per la sicurezza degli investimenti e per la fiducia fra fornitori e tra gli utenti.
Il Piano di Lavoro vuole rendere disponibile a tutti gli attori il panorama delle attività in corso e una serie di suggerimenti per guidare i prossimi sviluppi.
Perché l’Industry 4.0 è importante?
Gli Standards per Industry 4.0 costituiscono una nuova struttura emergente che usa in maniera intensiva reti informatiche esistenti per lo scambio automatico di informazioni, integrando i processi amministrativi e produttivi. In un ambiente così complesso e articolato un grande numero di tecnologie, di soluzioni, di modelli, di sistemi giocano un ruolo importante per la definizione della struttura dei progetti.
Gli Standards per Industry 4.0 sono un nuovo livello di integrazione, che è a sua volta la base per una nuova struttura emergente. Va poi prevista una crescente integrazione di sistemi precedentemente autonomi. Con la prospettiva di creare un sistema di sistemi.
Standards per Industry 4.0 focalizza l’attenzione su tre caratteristiche:
- Integrazione orizzontale. Reti ad hoc ad alto valore aggiunto ottimizzate in tempo reale.
- Integrazione verticale. Processi amministrativi e tecnici.
- Continuità e compatibilità attraverso l’intero ciclo di vita.
Perché gli standard?
Gli standard sono un punto di riferimento fondamentale per garantire la interoperabilità e per permettere alle imprese produttrici e alle imprese utenti di dare vita a soluzioni e progetti con la garanzia di lavorare su punti di riferimento comuni e condivisi.
Gli standard permettono di raggiungere una serie di obiettivi:
- creano una base sicura per il procurement tecnico;
- assicurano l’interoperabilità tra le applicazioni;
- proteggono l’ambiente, gli impianti e gli utenti per mezzo di regole uniformi per la sicurezza;
- forniscono basi e concetti sicuri per lo sviluppo di prodotti e sistemi,
- assistono le comunicazioni tra gli enti e le persone coinvolte per mezzo di termini e definizioni univoci
La standardizzazione è di importanza cruciale per il futuro dell’Industria 4.0.
Industry 4.0 richiede un livello di integrazione tra sistemi come mai nel passato attraverso confini tecnologici, gerarchici e fasi del ciclo di vita. Ciò è possibile solo attraverso l’uso di standard basati sul consenso e attraverso una rigorosa valutazione e ideazione di un Government IoT. Per ottenere questi obiettivi è necessaria una stretta collaborazione tra ricercatori, industrie, utenti, enti di normazione per creare le condizioni necessarie all’innovazione, alla correttezza metodologica, alla funzionalità, stabilità e sicurezza degli investimenti, alla praticabilità e rilevanza sul mercato.
Riferimenti europei
L’attività proposta da UNINFO agli stakeholders italiani, risponde in maniera naturale ai programmi sponsorizzati dalla Commissione Europea. Particolarmente significativo è “2016 Annual Union Work Programme (AUWP)” per la normazione europea, che raccoglie le priorità della Commissione riguardo all’uso delle norme in supporto della legislazione e regolamenti esistenti o in corso di sviluppo. L’attività riduce la frammentazione favorendo la interoperabilità dei servizi, e perciò contribuisce alla competitività di tutte le organizzazioni europee, in particolare le SME.
La Communication on the Digital Single Market (DSM) Strategy del 6 Maggio 2015 prevede la definizione e l’adozione di un “Priority ICT Standards Plan” per identificare e definire le priorità per l’ICT e la digitalizzazione che sono identificate nel 5G, nel cloud computing, nell’internet of things, nel data technologies e nella cybersecurity.
L’architettura per la normazione di Industry 4.0
Una prima classificazione divide la standardizzazione tra le specifiche rivolte ad aspetti applicativi e quelle che invece si concentrano sulla piattaforma, neutra rispetto alle applicazioni, e in grado di fornire gli strumenti informatici (norme abilitanti).
Le piattaforme possono poi essere divise tra quelle che sviluppate in Organi Tecnici già esistenti (che affrontano le nuove tematiche come una naturale estensione dei temi già trattati) e quelle che richiedono la formazione di nuove Commissioni.
Architettura logica per la gestione della normativa
Coordinamento | ||
Applicazioni | Abilitanti nuovi | Abilitanti tradizionali |
eHealth | IoT | Privacy |
Smart Grids | Big Data | Sicurezza |
Trasporti | Cloud | Smart cards |
Blockchain | Distr.Ledger | Rfid |
Agricoltura | Professioni | Accessibility |
Home /Building | Altri | |
Sensor networks | ||
Robotics | ||
3D manufacturing | ||
Smart Cities |
Gli Organismi internazionali
Per ogni settore ecco gli organismi internazionali ed europei di normazione impegnati in attività tecnica.
Standards per Industry 4.0 – Commissioni europee e internazionali | |||
TIPO | ATTIVITA’ | ENTI INTERNAZIONALI | |
Coordinamento | |||
Applicazioni | eHealth | ISO/TC 215 | Health Informatics |
CEN/TC 251 | Health Informatics | ||
Smart Grids | |||
Trasporti | CEN/TC 278 | Intelligent transport systems | |
ISO/TC 204 | Intelligent transport systems | ||
ETSI ITS | Intelligent Transport systems | ||
Blockchain | ISO/TC 307 | Blockchain and electronic distributed ledger technologies | |
Agricoltura | |||
Home /Building | |||
Sensor networks | ISO/IEC JTC 1/WG 7 | Sensor networks | |
Automazione | ISO/TC 184 | Automation systems and integration | |
CEN/TC 310 | |||
Robotics | |||
3D manufacturing | ISO/TC 261 | Additive manufacturing | |
Smart cities | ISO/IEC JTC 1/WG 11 | Smart Cities | |
Abilitanti nuovi | IoT | ISO/IEC JTC 1/WG 10 | Internet of Things |
CEN/TC 225/WG 6 | |||
ETSI/TC SM2M | Smart machine to machine | ||
ETSI ONE M2M | Standards for M2M and the Internet of Things | ||
Big Data | ISO/IEC JTC 1/WG 9 | Big data | |
Cloud | ISO/IEC JTC 1/SC 38 | Cloud Computing | |
Distr.Ledger | ISO/TC 307 | Distr Ledger | |
ISO/IEC JTC 1 | Information Technology | ||
Professioni | CEN/TC 428 | Security | |
ISO/IEC JTC 1/SC 27 | IT Security | ||
ISO/IEC JTC 1/SC 7 | Software and Systems Engin. | ||
Abilitanti tradizionali | Sicurezza | ETSI | UNI/CT 510 |
ISO/IEC JTC 1/SC 27 | IT Security | ||
CEN/TC 224 | Personal identification | ||
ETSI Cyber | Cybersecurity | ||
Privacy | ISO/IEC JTC 1/SC 27 | IT Security | |
ETSI ESI | Electronic Signatures and Infrastructure | ||
Smart cards | ETSI SCP | Smart Cards Platform | |
CEN/TC 224 | Personal identification | ||
Accessibility | CEN/CLC/ETSI JWG eAcc | eAccessibility | |
RFID | CEN/TC 225 | Radio Frequency Identification | |
ISO/IEC JTC 1/SC 31 | Radio Frequency Identification |
Attività in Italia
Standard per Industry 4.0 – Commissioni italiane | ||||
TIPO | ATTIVITA’ | ENTI INTERNAZIONALI | COMMISSIONE UNINFO | |
Coordinamento | CCT UNI/CT 501 | |||
Applicazioni * | eHealth | ISO/TC 215 | Health Informatics | UNI/CT 527 |
CEN/TC 251 | Health Informatics | |||
ETSI eHealth | eHealth | |||
Smart Grids | UNI/CT 519 (CEI) | |||
Trasporti | CEN/TC 278 | Intelligent transport systems | UNI/CT 525 | |
ISO/TC 204 | Intelligent transport systems | |||
ETSI ITS | Intelligent Transport systems | |||
Blockchain | ISO/TC 307 | Blockchain and electronic distributed ledger technologies | UNI/CT 532 | |
ISO/IEC JTC 1 | tbd | |||
Agricoltura | ||||
Home /Building | ||||
Sensor networks | ISO/IEC JTC 1/WG 7 | Sensor networks | Tecnologie abilitanti | |
UNI/CT 519 | ||||
Automazione | ISO/TC 184 | Automation systems and integration | UNI/CT 523 | |
CEN/TC 310 | Advanced automation technologies and their applications | |||
Robotics | UNI/CT 523 (UNI/CT 24) | |||
3D Manufacturing | ISO/TC 261 | Additive manufacturing | UNI/CT 529 | |
CEN/TC 438 | Additive manufacturing | |||
Smart cities | ISO/IEC JTC 1/WG 11 | Smart cities | Tecnologie abilitanti | |
UNI/CT 519 | ||||
Abilitanti nuovi | IoT | ISO/IEC JTC 1/WG 10 | Internet of things | Tecnologie abilitanti |
UNI/CT 519 | ||||
CEN/TC /WG 6 | Internet of things | |||
ETSI TC SM2M | Smart machine to machine | |||
ETSI ONE M2M | Standards for M2M and the Internet of Things | |||
Big Data | ISO/IEC JTC 1/WG 9 | Big data | Tecnologie abilitanti | |
UNI/CT 519 | ||||
Cloud | ISO/IEC JTC 1/SC 38 | Cloud Computing | Tecnologie abilitanti | |
UNI/CT 519 | ||||
Distr. Ledger | ISO/TC 307 | Distr Ledger | UNI/CT 532 | |
ISO/IEC JTC 1 | Information Technology | |||
Professioni | CEN/TC 428 | Security | UNI/CT 526 | |
ISO/IEC JTC 1/SC 27 | IT Security | |||
ISO/IEC JTC 1/SC 7 | Software and Systems Engin. | |||
Abilitanti tradizionali | Sicurezza | ETSI | UNI/CT 510 | |
ISO/IEC JTC 1/SC 27 | IT Security | |||
CEN/TC 224 | Personal identification | |||
ETSI Cyber | Cybersecurity | |||
Privacy | ISO/IEC JTC 1/SC 27 | IT Security | UNI/CT 510 | |
ETSI ESI | Electronic Signatures and Infrastructure | |||
Smart cards | ETSI SCP | Smart Cards Platform | UNI/CT 505 | |
CEN/TC 224 | Personal identification | UNI/CT 505 | ||
Accessibility | CEN/CLC/ETSI JWG eAcc | eAccessibility | UNI/CT 531 | |
RFID | CEN/TC 225 | Radio Frequency Identification | UNI/CT 513 | |
ISO/IEC JTC 1/SC 31 | Radio Frequency Identification | UNI/CT 513 |
Dall’analisi della situazione attuale evidenti tre caratteristiche:
- La frammentazione dell’attività in corso, distribuita tra una pletora di Organi Tecnici, ognuno dei quali opera indipendentemente dagli altri, senza disporre di un quadro generale di riferimento. E ciò non per deficienze di qualche attore, ma perché gli Organi Tecnici e le regole che li governano sono stati concepiti in una epoca in cui i vincoli e interdipendenze tecnologiche erano diversi.
- La diversa maturità delle iniziative proposte o in corso. Esse variano da iniziative promosse da organizzazioni ben radicate con l’appoggio di stakeholders internazionali.
- L’Italia è sostanzialmente assente da numerose attività di normazione internazionali e anche localmente l’attività di coordinamento è insufficiente.
A livello locale sarebbe possibile potenziare un’organizzazione con compiti di coordinamento tra gli Organi Tecnici propri di UNINFO, ma anche con quelli UNI e CEI. La sede istituzionale per questa attività è la Commissione Centrale Tecnica – CCT di UNINFO. Ma servirebbe nello stesso tempo rafforzare un Organo Tecnico UNINFO di riferimento per svolgere attività di normazione in settori strategici per l’Industry 4.0 come l’IoT, le Smart City, il Cloud, i Big Data.