best practice

Star Wars, anche le Mobile App danno forza a un brand globale

Il settimo episodio “Star Wars: Il Risveglio della Forza” è il primo dell’era della Mobile Economy, e Disney ha saputo coinvolgere vecchi e nuovi fan della saga con diverse App, alleandosi anche con altri nomi di primo piano come Lego e Angry Birds. Una lezione di marketing analizzata da App Annie

Pubblicato il 18 Dic 2015

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“Star Wars: Il Risveglio della Forza” è uscito da pochi giorni anche nei cinema italiani, e già gli addetti ai lavori del settore prospettano il record di incassi di tutti i tempi, per ora detenuto da “Avatar” di James Cameron. Come tutti sanno si tratta del settimo film della saga, e molte analisi sono state fatte nel tempo sull’enorme valore commerciale del brand “Star Wars” ben al di là del cinema, su altri media. Questo episodio è però il primo nell’era della Mobile Economy, ed è quindi interessante approfondire – come ha fatto App Annie pochi giorni prima dell’uscita del film – la storia di successo del brand Star Wars sulle Mobile App.

Gli esperti di marketing di Disney (proprietaria del marchio Star Wars) sono stati molto abili nel coinvolgere vecchi e nuovi fan della saga attraverso diverse Mobile App di gaming. “Star Wars: Commander” della stessa Disney e “Star Wars: Uprising” di Kabam hanno registrato numeri impressionanti di download nell’ultimo mese, spiega App Annie, e nel tempo con la spinta dell’uscita del film possono salire ai primi posti di tutti i tempi nelle classifiche dell’iOS App Store e di Google Play, insieme a “Star Wars: Galaxy of Heroes” di EA (Electronic Arts), che è disponibile solo da una ventina di giorni, ma è già nella top 20 dei giochi negli USA su Google Play, e nella top 30 di Apple Store.

Attraverso i propri algoritmi di Store Intelligence, App Annie ha ricavato la Top 5 delle Mobile App più scaricate, e la Top 5 delle più redditizie in fatturato, legate al marchio Star Wars, sul combinato dei due maggiori store (Apple e Google) nell’ultimo anno (dicembre 2014/novembre 2015). Per la cronaca la più scaricata è “Angry Birds Star Wars II” di Rovio, la più redditizia è “Star Wars: Commander”, ma il concetto principale è che delle otto Mobile App censite (due sono presenti in entrambe le classifiche), sette espandono il marchio Star Wars in generi diversi, fino ad attività totalmente offline come le carte collezionabili (trading cards), a dimostrazione della forza del marchio.

App Annie poi analizza download e incassi per Paese, evidenziando che, pur essendo gli USA il paese trainante in entrambi i casi, il marchio Star Wars in ambito Mobile App ha una fortissima capacità attrattiva anche in Europa e Sud America, e grandi opportunità in Asia.

Ma i concetti più importanti in termini di best practice di Mobile Marketing espressi dall’analisi di App Annie sono due. Il primo è che Disney ha saputo capitalizzare le sinergie dell’accostamento di Star Wars con altri brand di forte appeal. I big dei social ovviamente si sono mossi tutti: Google proprio in questi giorni ha lanciato la possibilità di scegliere la skin “lato chiaro” o “lato oscuro” per tutte le interfacce dei suoi servizi (Gmail, Google Maps, ecc.), Facebook dà la possibilità di inviare adesivi ispirati ai personaggi della saga, Twitter propone in esclusiva tre emoji associati ad appositi hashtag.

Altri due esempi sono Angry Birds e Lego, protagonisti delle App “Angry Birds Star Wars” e “Lego Star Wars: the Complete Saga”, che sono subito andate in testa alle classifiche di download quando sono uscite (novembre 2012 e dicembre 2013, rispettivamente) e continuano a macinare buoni risultati.

«Sia direttamente che attraverso le partnership con Rovio e Lego, Disney è riuscita a rendere continuativo il coinvolgimento del target maschile più giovane negli anni tra la seconda trilogia e la terza che inizia ora», commenta Fabien-Pierre Nicolas, VP Marketing & Communications di App Annie.

La seconda lezione di questo caso, conclude App Annie, è l’ottimo risultato della sinergia tra un grande publisher (Disney) e un grande marchio (Star Wars), che può indicare la strada ad altri brand interessati ad ampliare e rendere globale la propria visibilità attraverso le Mobile App. «Un mondo dove esiste un’audience per vari motivi non raggiungibile con altri media, ma che offre ottime opportunità di fatturato, se raggiunta con proposizioni ben studiate e adattate ai singoli mercati».

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