A Milano sbarca T-Frutta, l’App che per prima in Italia punta sul concetto di cashback diretto nel largo consumo, accorciando la catena del valore tra produttori e consumatori.
L’applicazione, messa a punto da Ubiq, società italiana nata da Ubiq Lab, spin-off dell’Università di Parma, consente al consumatore che acquista i prodotti presenti su un volantino virtuale di avere un rimborso in denaro, accreditato su conto corrente, sull’account PayPal, oppure viene trasmesso con assegno circolare o ancora trasformato in una donazione benefica.
Il software alla base del servizio, proprietario con brevetto internazionale, si affida a una tecnologia unica di riconoscimento dei dati contenuti negli scontrini di cassa dei supermercati.
T-Frutta – diffusa inizialmente su Milano per poi estendersi gradualmente su tutto il territorio nazionale (entro l’inizio del 2016) e scaricabile gratuitamente su App Store o Google Play – può essere utilizzata in tutti gli ipermercati, supermercati, superette e discount e in pratica prevede che quando il consumatore fotografa lo scontrino con lo smartphone, questo viene acquisito ed eleborato dall’App, e se il processo va a buon fine avviene l’accredito.
In questo modo, spiega un comunicato, si rivoluziona il concetto di promozione della grande distribuzione, e si accorciano le distanze tra l’Italia e gli altri Paesi europei in termini di esperienza di acquisto e fidelizzazione della clientela: per la prima volta è possibile avere un riaccredito di denaro in modo chiaro e veloce, da spendere liberamente, senza alcun vincolo o obbligo di nuova spesa o conversione in buoni – così come oggi consentono già altre piattaforme di coupon digitali o le carte fedeltà.
E a essere stati conquistati da questo servizio innovativo sono oltre trenta brand del largo consumo che inseriranno i loro prodotti su T-Frutta. Tra questi Barilla, Ferrero, Unilever, Heineken, Conserve Italia, Granarolo, Grandi Salumi Italiani, Parmareggio, Auricchio, Bolton, Beiersdorf, Branca, Lavazza, Findus, Ponti, San Pellegrino.
Secondo le stime dell’azienda, grazie a T-Frutta un consumatore potrebbe risparmiare fino a 150-200 euro l’anno, e chi l’ha provata sostiene che acquistando i prodotti in offerta si riesce ottenere uno sconto che può arrivare al 30% dell’intero scontrino. Naturalmente non si dà niente per niente, e in cambio del cashback, Ubiq e le aziende che supportano la App chiedono il consenso a utilizzare i dati generati dagli utenti per affilare i propri strumenti di marketing: dalla geolocalizzazione degli acquisti al paniere del singolo consumatore fino al churn, ogni aspetto dell’esperienza di consumo verrà analizzato con strumenti analitici per costruire campagne one to one e offerte sempre più personalizzate.