In un comparto, come quello manifatturiero e della robotica, in cui gli investimenti in intelligenza artificiale ammontano già a 9,5 miliardi di dollari, la filiale italiana di FANUC – multinazionale giapponese specializzata in robotica, controllo numerico e automazione industriale – ha aperto nello stabilimento di Lainate (MI) le porte del nuovo Fanuc Experience Center 5.0, un ecosistema tecnologico interamente alimentato dal 5G, che grazie anche a RETELIT e OpNet permette ad applicazioni concrete di IIoT, AI e robot intelligenti di dialogare e convivere.
Fanuc Experience Center 5.0, una combinazione vincente tra robotica, 5G e intelligenza artificiale
Le potenzialità delle reti 5G nell’ambito del manufacturing e della robotica sono ora una realtà palpabile. Questa rete wireless di ultima generazione collega celle robotiche, CNC, robot collaborativi e robomachine presenti nell’Experience Center che possono essere facilmente gestiti da tablet, abilitando l’avvio di lavorazioni e applicazioni anche da remoto.
Il 5G offre una connettività più veloce, stabile, affidabile e sicura. E oltre a permettere lo scambio di grandi quantità di dati in tempo reale tra tantissimi dispositivi IoT e sensori connessi, abilita la gestione a distanza degli impianti industriali e robotici in modo efficiente e senza la necessità di cavi fisici. Questa combinazione di vantaggi contribuisce a creare una vera fabbrica digitale intelligente, che aiuta le aziende a ridurre i costi produttivi e migliorare la qualità dei prodotti.
Investire in automazione è una scelta strategica
“Grazie alla connettività 5G abbiamo il potere di offrire maggiore flessibilità ed efficienza a tutto il settore manifatturiero. La combinazione vincente tra robotica, 5G e intelligenza artificiale offre alle imprese la possibilità di automatizzare la produzione e ottimizzare la collaborazione uomo-macchina per un ambiente di lavoro in cui sicurezza, soddisfazione e innovazione vadano di pari passo”, commenta in occasione dell’inaugurazione del FANUC Experience Center 5.0 Marco Delaini, Managing Director di FANUC Italia e VP FANUC Europe secondo il quale investire in automazione rientra tra le scelte più strategiche che un’impresa manifatturiera può fare per mantenere una posizione di leadership. “Sono scelte strategiche vincenti anche da un punto di vista economico: i dati confermano come gli investimenti in automazione si ripaghino in meno di un anno”.
Il ruolo cardine dell’intelligenza artificiale
Nel processo di trasformazione digitale, il 5G riveste un ruolo fondamentale nel campo della robotica, ma i vantaggi che si possono ricavare dalla combinazione di queste tecnologie con l’intelligenza artificiale sono incalcolabili.
McKinsey stima che AI e AI generativa raggiungeranno un valore tra i 2,6 e i 4,4 trilioni di dollari l’anno fino al 2040 (l’equivalente del PIL del Regno Unito). Queste tecnologie sono e saranno particolarmente rivoluzionarie nell’ambito manifatturiero – comparto in cui si registrano già 9,5 miliardi di dollari di investimenti -, per superare le sfide che il settore si è trovato ad affrontare nell’ultimo decennio, dall’interruzione logistica all’incertezza globale, dal cambiamento delle modalità di lavoro alle preoccupazioni per l’impatto ambientale.
La roadmap per integrare la tecnologia nel manifatturiero
“Integrare la tecnologia nel settore manifatturiero deve diventare una priorità strategica per le aziende del comparto” ribadisce Marco Ghirardello, Presidente e CEO di FANUC Europe Corporation che aggiunge “Si tratta di un compito non certo banale e per avere successo, serve una buona dose di pianificazione che deve passare attraverso una serie di azioni”.
Anzitutto, bisogna identificare e concentrarsi sui processi aziendali più critici. Poi investire nelle persone e nei nuovi modi di lavorare. Terzo, incoraggiare la collaborazione interfunzionale (interna) e con i partner (esterna). Infine, bisogna far evolvere il proprio approccio d’investimento alla ricerca di valore aggiunto in grado di far crescere (TCO) la propria competitività globale.
Ma è importante anche raccogliere l’esperienza dei singoli o dei partner forti e incorporarla nella progettazione dell’implementazione tecnologica, prendere in considerazione e sviluppare le capacità tecnologiche del proprio personale, dare priorità alla comunicazione all’interno dell’organizzazione durante l’implementazione di modifiche legate alla tecnologia.
Proprio nell’ottica di diffondere best practice, aziende come Michelin e Leonardo hanno messo a disposizione della platea del Technovation Forum 2023 le proprie esperienze con l’AI.
L’AI come parte di un processo più ampio
“L’AI non è un fine, ma uno strumento parte di un processo più ampio. Serve a offrire risultati concreti: migliorare le performance, le attività di manutenzione, la qualità e la facilità d’uso”, afferma Yasusuke Iwashita, Senior Managing Officer e ricercatore di Fanuc Corporation.
L’azienda giapponese usa ormai da diversi anni tecniche di machine learning e mathematical optimization. Per questo, esistono già diverse applicazioni testate e consolidate che FANUC sta utilizzando. Come l’AI-based automatic servo tuning per ottenere superfici più lisce e ridurre le vibrazioni attraverso controllo di velocità, feed forward e AICC Acc/Dec.
La compensazione automatica del thermal displacement che consente lavorazioni di maggiore precisione grazie alla riduzione dei surriscaldamenti, oggi possibile senza necessità di competenze specifiche.
In ambito robotico c’è il controllo degli errori. Nelle operazioni di machining il backflow monitor usa il deep learning per misurare l’usura. Ma tante sono le novità in arrivo nei prossimi mesi: dall’integrazione dei comandi vocali (Voice UI Operation) all’uso della realtà aumentata per l’ispezione visiva in produzione, fino alla generative AI nelle attività di service.
Il risvolto ambientale e sociale dell’automazione industriale
“L’AI è sicuramente un vantaggio competitivo per le aziende che la sanno utilizzare, ma è anche un attivatore di sviluppo economico e benessere sociale nel rispetto dell’ambiente”, conclude Delaini. “Vogliamo lavorare in sinergia con tutti gli stakeholder, clienti, fornitori, partner, collaboratori, per poter anticipare i mega trend e posizionare sul mercato prodotti, soluzioni, servizi e progetti sostenibili dal punto di vista della competitività, del rispetto dell’ambiente e della valorizzazione del fattore umano”. Per una disamina più approfondita invitiamo alla lettura dell’articolo FANUC guida la sostenibilità nell’industria delle macchine utensili con digital twin e AI