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Tassa rifiuti più equa con i tag RFId sui sacchetti

Il Comune toscano di Capannori ha adottato un sistema basato su tag a radiofrequenza per premiare i cittadini che riducono il numero di conferimenti di spazzatura non riciclabile

Pubblicato il 08 Lug 2013

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Una Tariffa di Igiene Ambientale più precisa ed equa, basata sui rifiuti indifferenziati realmente conferiti da ciascun cittadino, calcolata grazie alla tecnologia RFId: è quanto implementato, da gennaio 2013, dal Comune di Capannori (LU), con risultati più che soddisfacenti. La raccolta differenziata ‘porta a porta’ nel Comune toscano, infatti, è arrivata oggi, anche grazie ad un lungo lavoro di sensibilizzazione dei cittadini, all’82 per cento, con punte del 90, con tariffe tra le più basse della Toscana.

Capannori è stato il primo Comune d’Italia che, nel 2007, ha aderito alla rete internazionale dei Rifiuti Zero per l’abbattimento dei rifiuti indifferenziati entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo, fin dal 2004 sono stati avviati tredici progetti per la riduzione dei rifiuti e l’incentivazione della raccolta differenziata, che ha visto tra l’altro l’eliminazione completa dei cassonetti dal territorio comunale, con raccolta dei rifiuti a domicilio estesa a tutta la popolazione, che conta 45.743 abitanti, 17.932 famiglie e 2.610 utenze non domestiche. In nove anni la produzione di rifiuti pro capite è stata abbattuta da 1,92 a 1,4 chilogrammi, con un forte calo specialmente della componente di rifiuti indifferenziati, scesa da 1,21 Kg per abitante del 2004 agli attuali 0,4 kg.

Ora il nuovo sistema basato su RFId, implementato su tutto il territorio comunale, prevede l’utilizzo di speciali sacchetti per la raccolta porta a porta del rifiuto non riciclabile, dotati appunto di tag UHF RFId passivi. Su ogni tag è memorizzato il Codice Utente di ogni iscritto alla Tariffa di Igiene Ambientale (TIA), cui il Comune fornisce, insieme al materiale per effettuare la raccolta differenziata, gli speciali sacchetti.

Al momento del ritiro il tag viene automaticamente letto tramite apposite antenne e reader RFId posizionate sul mezzo di raccolta. I dati vengono quindi trasmessi al Sistema Informatico che registra il Codice Utente, la data e l’ora del ritiro, il veicolo e l’operatore in servizio, attribuendo ogni ritiro al relativo Utente. Tali informazioni concorrono quindi al calcolo della bolletta: questa infatti è composta da una parte fissa, e da una variabile influenzata proprio dal numero di ritiri del rifiuto non riciclabile. In sintesi, più si riducono i conferimenti dei rifiuti indifferenziati, più possibilità si hanno di ottenere riduzioni sulla TIA.

In tal modo il Comune intende quindi incentivare le famiglie a selezionare e separare sempre più i materiali riciclabili da quelli non riciclabili, in modo da ridurre al minimo la quantità dei rifiuti residui da smaltire, con conseguente risparmio in bolletta per gli utenti più “virtuosi”.

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