Ha aperto i battenti a Torino il primo Open Lab di ricerca e innovazione in Italia che permette a imprese e sviluppatori di accelerare lo sviluppo di servizi IoT e applicazioni di smart life e Industrial Internet. A volerlo è stata TIM, che ha scelto il capoluogo piemontese come quartier generale dell’Internet of Things che sfrutta la rete mobile proprietaria. Grazie alla tecnologia Narrow Band – IoT, verrà assicurata una maggior velocità di connessione delle reti di oggetti intelligenti (i test effettuati da TIM hanno evidenziato un picco di 500 Megabit al secondo), che permetterà di gestire in modo ancora più efficace (e sicuro) i sensori IoT.
Presso l’Open Lab sarà possibile sperimentare nuovi casi d’uso per la rete mobile NB – IoT, che garantisce una maggiore estensione di copertura radio, un più alto livello di affidabilità e sicurezza, oltre alla capacità di gestire fino a 10mila sensori per cella e prolungare fino a 10 anni la durata delle batterie dei dispositivi connessi.
L’Open Lab di Torino rappresenta un importante passo nell’evoluzione della rete mobile 4G e della futura rete 5G verso l’Internet of Things. Un settore destinato ad “esplodere” letteralmente nel prossimo quinquennio. Secondo recenti analisi, infatti, si passerà dagli attuali 5 miliardi di oggetti connessi agli oltre 20 miliardi nel 2020, per arrivare ai 200 miliardi tra circa 20 anni. Attraverso la rete mobile di nuova generazione e l’utilizzo di piattaforme cloud, gli oggetti saranno sempre più intelligenti e in grado di gestire i dati raccolti nell’ambiente per un nuovo modello sostenibile di città smart.
La tecnologia NB-IoT può essere adottata nell’ambito del sistema di rilevazione dei contatori, nella logistica, nell’agricoltura smart, oltre che nella sicurezza, nei trasporti e nell’automazione industriale e in vari ambiti applicativi dell’Internet of Things. Presso l’Open Lab torinese sarà possibile testare e validare soluzioni IoT in un ambiente controllato prima del lancio commerciale degli smart service e confrontarsi con i migliori esperti nel settore. Al momento, le collaborazioni già avviate riguardano il metering per i servizi e la distribuzione del gas e dell’acqua, il parcheggio intelligente e la mobilità elettrica, lo smaltimento efficiente dei rifiuti, l’illuminazione pubblica e la videosorveglianza evoluta.
L’Open Lab di TIM si avvale della collaborazione di Olivetti e del polo Digital del Gruppo TIM. «Con questa iniziativa TIM conferma il ruolo di abilitatore dell’Industry 4.0 – ha commentato Giovanni Ferigo, Direttore Technology di TIM –. La nostra azienda segna un ulteriore passo nell’evoluzione di soluzioni innovative che saranno disponibili ai cittadini, alle istituzioni e alle imprese».
22 Novembre 2016
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