In questo video Simone Pompili, responsabile IoT & Security in A2A Smart City racconta cosa significhi per l’azienda “fare” Smart City oggi.
Una Smart City che nasce dall’integrazione di dati e di servizi, superando le logiche “a silos”; una Smart City che rende disponibili servizi nuovi e innovativi ai cittadini e alle municipalità, abilitando anche nuovi stili di vita più consapevoli e sostenibili; una Smart City che per raggiungere questi obiettivi ha bisogno di infrastrutture abilitanti che consentano di agire sul territorio anche utilizzando gli asset che già ci sono, come i servizi di luce pubblica o i contatori di luce e gas, o ancora i servizi di illuminazione pubblica, come i lampioni, trasformandoli in hub di servizi, con integrati servizi di videosorveglianza urbana, stazioni di ricarica, sistemi di misurazione dell’assorbimento effettivo, o ancora soluzioni per l’assistenza in emergenza.
Il ruolo di A2A nello sviluppo delle Smart City
In questo scenario, A2A Smart City si propone a sua volta come hub di servizi, o ancor di più, come abilitatore di ecosistemi, in grado di presidiare acqua, luce, gas, connettività, ma terzo rispetto ai fornitori di tecnologia. Soprattutto, in grado di portare ciò che già fa a livello di distretti su una scala ben più ampia, quale quella della city, con un approccio tutto concentrato sugli obiettivi, vale a dire sui servizi che si vogliono portare ai cittadini, e non sulla singola tecnologia o sul singolo set di dati.
A2A e la sfida della sostenibilità
Ma c’è un’altra sfida sulla quale A2A si sta concentrando ed è quella della sostenibilità. Non è un caso che l’azienda abbia scelto come payoff “A2A Life Company”, per sottolineare quanto la sostenibilità e l’utilizzo di fonti rinnovabili sia al cuore della propria proposta, che si traduce nello sviluppo di progetti sinergici con altri attori dell’ecosistema.