Le parole pronunciate poche settimane fa dal presidente di Anie Automazione, Fabrizio Scovenna, la dicono lunga sull’importanza del settore manifatturiero nel nostro Paese.
“Il valore aggiunto generato da questo comparto – ha dichiarato infatti – è superiore a quanto deriva al Paese da Turismo, Commercio e Agricoltura. Soprattutto, il manifatturiero è il settore che più e meglio interpreta i cambiamenti ed è capace di stimolare i processi di innovazione, come del resto dimostra tutto quanto in questi anni si è mosso intorno al tema Industria 4.0”.
Per questo, è sempre Scovenna che ritiene proprio il manifatturiero debba essere considerata una piattaforma sulla quale basare una azione di sviluppo economico importante.
Il punto di vista di Prometeia sul Manifatturiero
Il punto di vista di Anie trova conferma nei dati pubblicati da Prometeia sull’andamento del mercato manifatturiero nazionale.
Rilevati i dati dell’andamento del comparto, nelle sue diverse declinazioni, nel primo semestre dell’anno, l’Istituto così scrive: “Lo scenario che si prospetta per i mesi a venire appare favorevole al proseguimento della crescita manifatturiera. […] Riteniamo che il ciclo degli investimenti possa conservare un buono slancio nei mesi a venire, soprattutto nella componente macchinari e attrezzature, sostenuta dalle esigenze di rinnovo dello stock di capitale. In molti settori, infatti, il grado di utilizzo degli impianti si attesta su livelli poco distanti da quelli di massimo”.
L’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico
Dal canto suo, l’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano sottolineava non solo che questo è un mercato che in Italia vale ormai tra i 2,3 e i 2,4 miliardi di euro, ma che sempre più le aziende abbiano colto l’importanza di allineare la nuova maturità digitale ai propri obiettivi di business, cogliendo dunque l’occasione per ripensare processi e modelli organizzativi seconda una logica di innovazione e di trasformazione.
La visione di Cisco
È questa una visione nella quale Cisco si è sempre riconosciuta, tanto che proprio sui temi dell’Industria 4.0, dell’Impresa 4.0 e più in generale della trasformazione digitale delle imprese italiane ha da tempo assunto impegni precisi, non solo in termini di offering, ma anche di supporto e promozione.
Michele Dalmazzoni, South Emear Collaboration & Industry IoT Leader, da tempo è un convinto sostenitore di un “Italian Way” per l’Impresa 4.0.
“Quando parliamo di digital transformation nel manufacturing, abbiamo esempi di eccellenza tra le imprese del Made in Italy”, spiega. Eccellenze che Cisco ha seguito nell’ambito di Digitaliani, il progetto sviluppato in accordo con il Governo italiano per accelerare la digitalizzazione del Sistema Paese con interventi mirati proprio sul mondo delle imprese.
“A tre anni di distanza dall’annuncio di Digitaliani – racconta ancora Dalmazzoni – abbiamo lavorato su percorsi di digitalizzazione con aziende diverse per settori e classe dimensionale. Parliamo di realtà come Dallara, Marcegaglia, Fluid-o-Tech, La Marzocco, Inpeco, Del Brenta, Paglieri, con le quali abbiamo studiato per capire insieme come valorizzare processi e attivare percorsi di innovazione”.
È l’ora della Customer Community
Dopo tre anni, è arrivato il momento di un ulteriore passaggio.
Sono sempre gli analisti e i ricercatori dell’Osservatorio del Politecnico di Milano a sottolineare come sia arrivato il momento di “identificare il giusto percorso per coinvolgere le PMI, che rappresentano il vero cuore della manifattura italiana, nella trasformazione digitale”.
“È per questo che abbiamo deciso dar vita a una Customer Community, per creare un punto di incontro nel quale le aziende del manifatturiero italiano possono confrontarsi con chi ha già fatto esperienza, con chi sta sperimentando, con chi sta mettendo in pratica ciò che da tempo si racconta sulle opportunità dell’Industry 4.0 per la crescita delle nostre imprese”, spiega Dalmazzoni.