A breve le vendite di dispositivi smartphone si polarizzeranno
intorno a due fasce principali: device di fascia bassa, al di
sotto dei 150 dollari, e device di fascia alta, sopra i 250
dollari. Mentre nel 2011 i terminali più costosi ed
avanzati hanno raccolto l’85% del mercato, nel 2017 questa
quota si abbasserà al 33% e guadagneranno molto terreno quelli
più economici, che conteranno per il 52% del totale.
Queste le previsioni formulate da uno studio di Informa Telecoms
& Media. I dispositivi di fascia bassa venderanno molto nei
mercati emergenti e tra gli utenti ancora scettici nelle economie
avanzate, ma crescerà anche lo zoccolo duro di appassionati che
si orienteranno verso super-smartphone di fascia alta. Il
prezzo diventerà quindi un elemento di differenziazione molto
importante, che in media scenderà dai 188 dollari del 2011 a 152
dollari nel 2017, principalmente come risultato della
grande domanda di dispositivi di fascia bassa. In generale la
marginalità dei prodotti si manterrà invariata intorno al
20-25%.
I produttori saranno però chiamati ad assorbire i costi di
ricerca e sviluppo e nel frattempo mantenere prezzi competitivi.
Per mantenersi profittevoli, molti operatori dovranno ridurre i
propri costi operativi e, in generale, sarà dura per tutti
mantenere l’equilibrio tra la generazione di
un’economia di scala sufficiente e marginalità
significative. In questo contesto il mercato, confermando un
fenomeno già oggi in atto, determinerà una divisione dei
produttori tra innovatori e follower, dove i primi investiranno
maggiormente in nuove soluzioni tecnologiche e i secondi le
adatteranno in un secondo momento, una volta consolidate.
Solo pochi attori saranno in grado di mantenere una
copertura totale del mercato, su diversi segmenti e fasce di
prezzo, la maggior parte dovrà prendere una decisione
strategica e focalizzarsi su uno in particolare. È il caso di
diversi produttori affermati come Nokia, RIM, LG, HTC, Motorola e
Sony, che incontreranno difficoltà nell’adattarsi a questo
nuovo scenario. Si troveranno infatti a dover decidere se
spostarsi nella fascia alta, andando a scontrarsi con i leader
Samsung e Apple, o se affrontare la competizione di assemblatori
e produttori cinesi nella fascia più bassa.