Analisi e ricerche

Viaggi e turismo, in Italia spesi 1,4 miliardi da smartphone e tablet

Nel 2015 gli acquisti da Mobile saranno il 15% dei 9,5 miliardi di euro spesi sui canali digitali in strutture ricettive, trasporti, e pacchetti viaggi. I device mobili sono usati soprattutto durante la vacanza: le prenotazioni da Smartphone sono frequenti nel caso di ristoranti (54%), eventi (34%), noleggio di beni da usare in loco (33%), e parcheggi (33%)

Pubblicato il 13 Ott 2015

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Nel 2015 in Italia il mercato del turismo e viaggi supererà in fatturato i 51 miliardi di euro, considerando gli acquisti legati a strutture ricettive (hotel, villaggi, agriturismi, ecc.), uso di mezzi di trasporto, e pacchetti viaggio (comprese le crociere) effettuati da italiani che restano in italia o che vanno all’estero, e da stranieri che vengono in Italia.

Questa cifra rappresenta una crescita del 3% rispetto al 2014, generata sia dalla componente tradizionale (+1%) sia soprattutto dalla componente legata ai canali digitali, che è arrivata a un valore di 9,5 miliardi di euro, crescendo dell’11%. Praticamente un euro su 5 speso in viaggi e turismo quindi proviene da canali digitali: web e Mobile.

Sono i responsi del nuovo Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, che specifica inoltre che la spesa dei soli italiani in turismo e viaggi, intesa come somma di mercato domestico e mercato outgoing, corrisponde a un valore di circa 32 miliardi di euro nel 2015, in crescita dell’1% rispetto al 2014. Di questi, quelli spesi sui canali digitali sono oltre 7,6 miliardi, in crescita del 9% rispetto al 2014, e il peso di questa componente sul totale mercato aumenta di due punti percentuali, passando dal 22% al 24%.

Sui canali digitali, la spesa degli italiani si suddivide per il 51% sui viaggi in Italia e per il 49% su quelli all’estero (rispettivamente +5% e +14% rispetto al 2014), e per quanto riguarda i segmenti per il 72% sui trasporti (+7%), per il 15% sui pacchetti viaggio (+19%), e per il 13% sulle strutture ricettive (+19%).

Ma della spesa sui canali digitali, dei 9,5 miliardi citati prima, quale parte proviene da dispositivi Mobile? Circa 500 milioni dagli smartphone, in crescita di oltre il 70% rispetto al 2014, e oltre 900 milioni dai tablet (+17%): in tutto quindi circa 1,4 miliardi, ovvero quasi il 15% del totale.

«Seppur ancora più piccola in valore assoluto, vediamo una crescita sostenuta degli acquisti da Smartphone, in tutte le categorie di prodotto; per la componente Tablet, invece, la crescita più contenuta riflette anche il rallentamento avvenuto nell’ultimo anno della diffusione in Italia di questi dispositivi – spiegano i ricercatori -. Su entrambi i canali, ad ogni modo, lo sviluppo di applicazioni dedicate e/o di siti ottimizzati per le diverse piattaforme è una caratteristica necessaria per la crescita degli acquisti in mobilità».

Un trend che è già in corso, visto che l’Osservatorio evidenzia un incremento significativo degli acquisti digitali durante i viaggi. Già nel 2014, ad esempio, è quadruplicato il transato legato a pagamenti durante il viaggio di biglietti e servizi di trasporto (biglietti di bus, pagamenti di parcheggi e car sharing) e l’incremento dei servizi offerti registrato nell’ultimo anno (oltre 180) porterà un ulteriore aumento in questo segmento.

Come dispositivi, il turista “digitale” italiano (quello che fa almeno un’attività online durante il viaggio) usa soprattutto il computer per la ricerca di informazioni (78%) e la prenotazione dei tradizionali prodotti turistici (alloggio, mezzo di trasporto) prima della partenza (usato da più dell’80% dei turisti). Il pc resta il terminale preferito anche per la prenotazione delle attività da fare a destinazione, anche se aumenta l’uso di Smartphone e Tablet (usati da più del 35% di persone), probabilmente per il minor valore commerciale delle transazioni. Naturalmente l’uso dei dispositivi mobili cresce durante la vacanza: in particolare le prenotazioni da Smartphone sono frequenti nel caso di ristoranti (54%), eventi (34%), noleggio di beni da usare in loco, e parcheggi (33% ciascuno).

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