Se un’autovettura è in grado di gestire in autonomia la guida, il parcheggio, la ricerca della destinazione e del percorso più veloce così come i consumi e la manutazione predittiva perché non deve essere anche in grado di gestire, in autonomia, in sicurezza e nel rispetto delle regole stabilite, anche il pieno di benzina, il pagamento del pedaggio autostradale piuttosto che il pagamento del parcheggio in città?
Rispondere a questa domande significa entrare e affrontare il grande tema e dei pagamenti digitali associati all’Internet of Things
E proprio a Monaco, in occasione della inaugurazione del Watson IoT Center di IBM Harriet Green, General Manager Watson IoT IBM insieme a Jim McCarthy, Executive Vice President, Innovation and Strategic Partnerships di Visa hanno annunciato una partnership strategica volta a realizzare soluzioni per i digital payment nel mondo dell’Internet delle cose.
Monaco è stata scelta da IBM come sede del Centro di ricerca sull’Internet of Things e ha accolto il Genius of Things di IBM ovvero una strategia e una visione dello sviluppo dell’innovazione nel segno della collaborazione e della condivisione di percorsi con clienti e partner che peraltro sono già attivi in questa struttura di IBM con progetti e operazioni che vedono l’intreccio di Cognitive Computing, Cloud, Big Data e Blockchain.
Jim McCarthy ha osservato che Visa e IBM guardano al mondo dell’IoT nella prospettiva di estendere i confini e le opportunità dell’e-commerce, permettendo a qualsiasi dispositivo a partire dalle auto connesse per proseguire con i wearable, gli elettrodomestici e altri apparati della smart home della smart building di effettuare un acquisto.
«Le vetture intelligenti – osserva McCarthy – saranno nella condizione di pagare direttamente per il carburante, per il parcheggio o per il pedaggio autostradale sfruttando applicazioni che potranno essere realizzate grazie a questa collaborazione che consente oggi alle imprese del mondo automotive e del digitale di disporre di un accesso istantaneo a Visa Token Service tramite la piattaforma Watson IoT di IBM. Grazie a questa collaborazione nasceranno servizi che, come ha sottolineato Green: permetteranno di trasformare miliardi di oggetti in strumenti in grado di effettuare acquisti e pagamenti. in autonomia e sicurezza
L’intelligenza dell’IoT e il Cognitive Computing
Il Cognitive Computing unitamente alla piattaforma Watson IoT permette di gestire la connessione di milioni di apparati e di attuare funzionalità di pagamento basate sulle soluzioni Visa grazie allo sviluppo di API pensate per permettere alle imprese clienti di sviluppare più rapidamente soluzioni integrabili con la piattaforma di lavoro di IBM e Visa.
Harriet Green osserva che la piattaforma IBM Cloud porta in questa partnership la possibilità di gestire i collegamenti tra le imprese che vogliono sviluppare soluzioni innovative basate su oggetti intelligenti, di accedere ai servizi Visa e di sperimentare nuove soluzioni che uniscono l’e-commerce associato agli oggetti con lo studio del comportamento dei consumatori.
«La combinazione tra Internet of Things, Cognitive Computing e Cloud è alla base di una delle più grandi e profonde trasformazioni digitali destinate a cambiare il nostro modo di vivere – ha osservato Harriet Green – La collaborazione tra Visa e IBM Watson può dar vita a un nuovo paradigma nell’e-commerce che si può estendere a comparti come la Smart Home e l’Industry 4.0 permettendo l’esecuzione delle transazioni su qualsiasi device connesso, con la possibilità di fornire nuovi servizi con elevati livelli di semplicità d’uso e di flessibilità».
IBM e Visa guardano con questa partnership al mondo della smart mobility, delle auto connesse, delle smart city che nella prospettiva del 2021 dovrebbe vedere nelle nostre città qualcosa come 380 milioni di connected car, un bacino enorme di utenti che potranno disporre di servizi innovativi in tutta comodità e sicurezza. Harriet Green precisa infine che grazie alla piattaforma Watson IoT l’ecosistema delle connected car potrà sviluppare una serie di servizi prima di tutto di tipo informativo, come ad esempio gli avvisi relativi alla manutenzione predittiva di componenti, alla scadenza di una garanzia o agli interventi da effettuare. La stessa logica applicata alla smart home e agli elettrodomestici permette ad esempio a un frigorifero di controllare il proprio contenuto e di ordinare pane, latte, carne e qualsiasi altro prodotto e di pagarlo, in autonomia, sulla base, anche in questo caso, di regole definite.
Con i wearable uno sportivo può ad esempio disporre di informazioni sullo stato di forma, sulle performance e sulla qualità delle scarpe e sul momento più opportuno per cambiarle, attraverso una applicazione che si occupa, autonomamente, di ordinarle e pagarle direttamente.
Il rapporto sempre più stretto tra Visa, Digital payment e IoT
«L’Internet delle cose – spiega Jim McCarthy – cambia il nostro modo di vivere, di acquistare e di effettuare i pagamenti, spostando il punto vendita ovunque il consumatore lo desideri». Vogliamo per questo che l’erogazione di pagamenti sicuri sia facile e realizzabile ovunque, in modo tale che i produttori di device IoT possano concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: creare dispositivi connessi di alto livello. Con la potenza delle tecnologie cognitive di Watson e le competenze di IBM nell’IoT e nella sicurezza, sappiamo di poter contare sul partner ideale per offrire queste funzionalità ai consumatori, rapidamente e ovunque si trovino».
Grazie a questa collaborazione le imprese possono contare su Visa Ready, il programma che gestisce i Visa Token Service con un piano dedicato ad assicurare che la prossima generazione di soluzioni di pagamento di terzi risponda agli standard e alle specifiche di sicurezza di Visa.