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Vodafone IoT Academy: presentate le soluzioni digitali per città e imprese

“Un momento importante per sostenere la crescita di quelle competenze digitali distintive che i giovani ingegneri saranno chiamati a reinventare continuamente” Giorgio Migliarina, Direttore Vodafone Business di Vodafone Italia

Pubblicato il 06 Ago 2020

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Si è concluso al Politecnico di Torino il percorso di formazione della IoT Academy promosso da Vodafone Italia, che ha coinvolto 30 giovani ingegneri per la progettazione di soluzioni digitali da applicare negli ambiti dell’Internet of Things come Smart City, Mobilità, Sanità e Sicurezza delle reti.

Come spiega Sebastiano Foti, Vice Rettore per la Didattica del Politecnico di Torino, gli studenti si sono adeguati velocemente e senza particolari difficoltà all’emergenza Covid-19 dimostrando senso di responsabilità e resilienza di fronte alle modalità didattiche innovative: hanno collaborato e interagito tra loro, con i tutor e gli esperti solo in via digitale mediante aule virtuali e il Cloud.

“Un momento importante per sostenere la crescita di quelle competenze digitali distintive che i giovani ingegneri saranno chiamati a reinventare continuamente. I progetti che hanno presentato dimostrano che gli ambiti di applicazione dell’Internet of Things e delle nuove tecnologie di connettività e convergenza come il 5G sono molto vasti” commenta Giorgio Migliarina, Direttore Vodafone Business di Vodafone Italia.

Cinque progetti votati all’IoT e al 5G

Il percorso si è completato con la presentazione da remoto dei progetti dei 5 team con una commissione valutatrice formata da docenti del Politecnico, manager di Vodafone ed i tutor che hanno seguito le attività. Le aree di valutazione: l’innovazione tecnologica; la customer experience e i benefici di utilizzo e la sostenibilità economica. Sintetizziamo di seguito i progetti:

  1. Smart City: un sistema di Smart Parking facilita la ricerca di parcheggio libero attraverso l’uso di intelligenza artificiale e 5G che guidano in tempo reale gli automobilisti verso luoghi con alta probabilità di trovarlo.
  2. Next Generation Networks: un algoritmo da integrare nel sistema SON (Self Organizing Network) in grado di settare automaticamente le soglie dei parametri di base della rete.
  3. IoT Security: uno smart router identifica comportamenti anomali dei device IoT casalinghi come smart speaker e videocamere connesse per individuare tempestivamente attività informatiche intrusive e ripristinare correttamente le funzionalità compromesse.
  4. Driver profiling: le analisi di Big data e data science sono state usate per estrarre KPI sul comportamento di guida di diversi utenti che caratterizzano la pericolosità e quindi la probabilità di avere un incidente. Gli utenti sono stati poi raggruppati in base a queste metriche con clustering e analisi del fronte di Pareto.
  5. Smart Building: tramite l’app HospitaIoT, l’esperienza del cittadino in ospedale viene semplificata attraverso ad esempio l’individuazione dei POI e la navigazione verso la destinazione prestabilita a partire da mappatura BIM.

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Immagine fornita da Shutterstock.

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