Lo scorso 11 febbraio, in occasione del Mobile World
Congress, il Commissario dell’Unione Europea Viviane
Reding ha sottolineato alcune linee guida, che, a suo avviso,
dovranno guidare l’offerta e la diffusione di servizi di
Mobile Internet. In primo luogo, gli operatori di telefonia
mobile dovranno optare per un modello aperto: dovranno
cioè abbandonare il concetto di “walled
garden” per muoversi verso l’offerta di servizi
all-Ip.
Il secondo aspetto riguarda i costi: servono tariffe flat
e vantaggiose che vadano incontro alle esigenze dei
consumatori. Il mancato decollo dei servizi 3G in Europa è
stato, infatti, causato da costi troppo elevati, che hanno
costituito un deterrente per gli utenti. In terzo luogo, si
presenta la necessità di disponibilità di banda larga, che
aumenti la user experience in termini di navigazione. Infine,
serve un lavoro congiunto di industria e istituzioni, volto a
creare maggiore fiducia nel consumatore finale sui servizi a
valore aggiunto fruibili da telefono cellulare.
A questo aspetto si lega anche la necessità di mantenere
l’impegno nella difesa di valori come la difesa dei
minori anche sui nuovi servizi come il Mobile Internet.
Cruciale per accelerare la diffusione del Mobile Internet e dei
nuovi servizi è, per il Commissario europeo, un ulteriore
taglio delle tariffe di terminazione e per lo scambio dati in
roaming, ma anche la riallocazione delle frequenze 2G per la
nuova generazione di servizi mobili e, più in generale, una
riforma della gestione dello spettro radio. Le proposte della
Commissione in diverse di queste direzioni sono attualmente al
vaglio del Parlamento europeo e, se verranno accolte,
potrebbero consentire una netta accelerazione nello sviluppo di
servizi a banda larga innovativi.