Il controllo della catena del freddo è uno dei problemi più
complessi da risolvere per chi opera nella distribuzione
alimentare e per saperlo affrontare è necessario disporre di
informazioni a 360 gradi riguardo tutti i diversi passaggi di
filiera. Una Wireless Sensor Network, che permette di
realizzare il monitoraggio delle temperature e di risolvere una
serie di inefficienze della propria “cold
management” è spesso la soluzione adeguata e per questo
alcune aziende del settore ne stanno testando l’efficacia
e il ritorno dell’investimento. Attraverso un sistema di
controllo della catena del freddo, funzionante in modalità
wireless è possibile effettuare la raccolta,
l’immagazzinamento automatico e l’accesso ai dati
tramite sensori (in questo caso di temperatura) ed attuatori
(con funzioni di allarme). Qualsiasi tipo di sensore può
essere connesso al sistema, e l’accesso ai dati che
questo raccoglie è realizzato tramite un Internet browser. In
particolare, i sensori possono essere inserite presso le celle
frigorifere dei depositi primari, sui mezzi di trasporto della
distribuzione primaria e secondaria, nelle celle frigorifere
dei depositi periferici e all’interno dei banchi frigo
installati presso i punti vendita.
Un trial realizzato dalla società svizzera IP01 per Nestlè
Italia, ha evidenziato notevoli benefici: l’asset
management, la tracciabilità termica, la visibilità sulla
filiera, il miglioramento conseguibile sull’immagine
aziendale, la possibilità del decisore di conoscere il reale
stato di funzionamento del banco e la conseguente possibilità
di ottimizzare i consumi, le politiche manutentive e la
gestione dei banchi. Inoltre è possibile ottenere la
localizzazione dei banchi e l’attuazione di interventi
manutentivi preventivi grazie al telecontrollo, che ne
prolungano la vita utile di circa due anni.