La tracciabilità in ambito alimentare, per garantire al
cliente prodotti genuini e di qualità, è un tema caldo, la
cui importanza è testimoniata dalla normativa vigente e dalla
sempre maggiore attenzione posta dai consumatori nei confronti
di quel che si consuma a tavola. Per soddisfare la
necessità di tracciare e certificare la filiera
produttiva e l’originalità di prodotto, da anni
vengono utilizzati sistemi ad hoc basati su tecnologie più o
meno complesse, tra cui figurano anche le tecnologie RFId che,
per loro caratteristiche, ben si prestano a supportare simili
sistemi. Un esempio è dato dal sistema di
tracciabilità implementato da Agnellini, azienda
specializzata nella tostatura, confezionamento e
commercializzazione di frutta secca, sviluppato in
collaborazione con Novarex, gruppo
RFId-Soluzioni.
Il sistema prevede l’identificazione delle
materie prime in entrata e la registrazione dei risultati dei
controlli qualità effettuati, dopodiché, durante le
successive lavorazioni, il lotto di produzione viene trasferito
sulla singola confezione. A seconda della tipologia di prodotto
sulla confezione viene apposto sia un codice
bidimensionale sia un tag RFId o solamente il primo:
il cliente presso il punto vendita può quindi richiamare
tramite smartphone o totem RFId le informazioni
contenute nel tag, relative alla storia del prodotto,
come la provenienza, ed i parametri di salubrità ed idoneità
del prodotto controllati durante il processo.