Dopo il lancio di iAd, il sistema lanciato da Apple per veicolare
messaggi pubblicitari su tutti i dispositivi iOS e le relative
applicazioni, si iniziano a tirare le somme del mercato del
Mobile Advertising. Secondo i dati forniti da BusinessWeek,
basati su una ricerca IDC e relativi al mercato nordamericano,
iAD dovrebbe assestarsi ad una quota del 21% entro la fine del
2010, mentre Google riduce la propria dal 27% al 21%. In calo
anche la quota di Yahoo, che passa dal 10% al 7%, mentre quella
di Microsoft si riduce dal 12% al 9%.
Queste rapide variazioni sono dovute al fatto che il mercato è
ancora molto ridotto in termini di numeri assoluti – appena 187
milioni di dollari complessivamente nel 2010 e 128 milioni nel
2009 – niente se paragonati ai 10,9 miliardi generati dal
business delle ricerche online solo negli Usa. Secondo diversi
analisti, il potenziale della pubblicità su cellulare potrebbe
arrivare intorno ai 2 miliardi di dollari entro il 2014, anche se
le stime sono ottimistiche.
La posizione di Google verrà forse ora rafforzata dopo
l’annuncio di fine settembre dell’azienda di avere
introdotto una nuova funzionalità in Google Mobile, già
ribattezzata “hyperlocal advertising”, ovvero
“pubblicità iperlocale”. La funzione permetterà,
sfruttando il modulo di localizzazione e la rete Internet , di
visualizzare i risultati cercati identificando i più vicini alla
propria posizione. Non sarà quindi più necessario specificare
la via, la città o altre informazioni fino ad ora richieste per
indirizzare la ricerca,