Misurare i cambiamenti climatici all’interno di grotte e
camini lavici angusti e inaccessibili è sempre stata una sfida
per i ricercatori, che grazie a questi studi sperano di arrivare
a comprendere i meccanismi climatici del nostro pianeta. Il
professor Anders Jorgensen, dell’università del Nuovo
Messico (UNM), dal 2009 lavora ad un progetto che sfrutta la
tecnologia RFId per ovviare a questa situazione. Nel corso del
2010, insieme ad alcuni studenti, il professore ha messo a punto
una Wireless Sensor Network
(WSN) che sfrutta lo standard ZigBee per il monitoraggio delle
condizioni ambientali all’interno di ambienti quali quelli
sotterranei. Il sistema, che adopera sensori grandi circa
circa 5-7 cm, è stato sperimentato all’interno di una
grotta del Parco Nazionale di El
Malpais, New Mexico, per il monitoraggio di temperatura,
pressione e umidità.
I dati raccolti sono poi stati elaborati permettendo ai
ricercatori di analizzare anche le minime variazioni di
temperatura e pressione derivate dalla presenza nella grotta dei
ricercatori stessi, dimostrando che la presenza umana in un
sistema chiuso e semiisolato come quello sotterraneo crea una
sicura interferenza nelle condizioni ambientali. Visto il
successo della sperimentazione il team del professor Jorgensen
sta lavorando sul sistema in modo da ridurre le dimensioni dei
tag e la potenza necessaria al funzionamento della WSN così da
diminuirne i consumi.