Il produttore di finestre e porte austriaco Internorm sta
utilizzando la tecnologia RFId per tracciare i container dei
propri prodotti. La tracciatura è stata implementata per
spostamenti all’interno dell’azienda, per
componenti e work in process che si muovono tra i tre
stabilimenti produttivi di proprietà dell’azienda di
Traun, Sarleinsbach e Lannach e per la spedizione verso i
partner commerciali. Internorm infatti non vende direttamente i
propri prodotti, ma si appoggia ad una consistente rete di
vendita terza, costituita da 1.000 partner, che acquistano
complessivamente 900.000 tra porte e finestre ogni anno. I
container spediti dall’azienda sono identificati da un
codice unico, registrati all’interno dell’etichetta
RFId. I prodotti contenuti all’interno dei container sono
identificati tramite codice a barre. All’interno del
sistema informativo, il codice identificativo RFId è associato
ai codici dei prodotti in esso contenuti.
L’azienda ha posizionato tag semipassivi anche su 40 dei
veicoli che utilizza per il trasporto. Quando il veicolo si
avvicina alla banchina di carico e scarico il varco fisso legge
le etichette associate ai tag del mezzo e del container e
registra perciò la partenza o l’arrivo del carico.
Internorm, che ha implementato la soluzione nel 2008 con tag
semi-passivi a 2.4 Ghz, sta valutando la migrazione al sistema
EPC Gen 2. La spesa da sostenere, secondo il capo-progetto
dell’azienda austriaca, sarà dell’ordine di 50.000
euro, sia per l’hardware che per l’aggiornamento
del software.