Unilever Hungary sta sperimentando l’impiego delle
tecnologie RFId per monitorare la temperatura dei propri
prodotti surgelati ed assicurarne la qualità. In particolare,
la divisione ungherese della multinazionale angloolandese sta
studiando l’integrazione di una soluzione basata
sull’impiego di tag RFId dotati di sensore di temperatura
all’interno del proprio sistema di controllo
qualità.
La compagnia ha già completato una
sperimentazione che ha visto l’applicazione di tag MTsens
– prodotti da Montalbano Technology, operanti a 13,56 MHz
ed in grado di rilevare la temperatura dell’ambiente
circostante – sulle scatole di gelato prodotte nello
stabilimento di Veszprem. Il test ha prodotto risultati
interessanti, evidenziando, ad esempio, il manifestarsi di
sporadiche “rotture” nella catena del fresco, in
particolare nelle fasi di carico e scarico delle merci dai
mezzi di trasporto. L’esperienza con l’RFId è
stata per Unilever Hungary estremamente positiva e la compagnia
è interessata a condurre altre sperimentazioni per il
tracking, ad esempio, dei prodotti tra la loro spedizione da
parte degli stabilimenti, fino alle celle frigorifere dei punti
vendita.
Ci vorranno comunque anni prima che si possa pensare di
tracciare con continuità ed in tempo reale la merce e le
condizioni ambientali di conservazione. In particolare, il
vincolo principale è rappresentato dalla dimensione
dell’investimento necessario per taggare tutte le milioni
di confezioni di gelati prodotte ogni anno e per dotarsi
dell’infrastruttura da implementare nella supply chain
per monitorare i tag fino allo stadio finale e permettere
quindi di conoscere lo stato dei prodotti che i consumatori
acquistano.