Le tecnologie RFId si integrano sempre più col mondo mobile:
sono ormai numerosi, infatti, i progetti che esplorano le
opportunità offerte dal connubio tra smartphone e
RFId. Un esempio in tal senso è offerto da due
sperimentazioni in corso negli Stati Uniti, dove due diverse
realtà stanno testando un nuovo sistema per la
localizzazione ed il monitoraggio “esteso” di device
e merci, superando i limiti degli attuali sistemi RTLS
(Real- Time Locating System) che non oltrepassano i confini della
struttura in cui sono implementati. Il sistema, sviluppato da
Ekahau, utilizza uno smartphone come reader di tag WiFi e come
mezzo per la comunicazione dei dati rilevati tramite rete
cellulare.
La prima sperimentazione riguarda un’azienda
sanitaria che intende utilizzare il sistema per monitorare
l’equipaggiamento a bordo delle ambulanze. Il
cellulare, posizionato nella cabina di guida, funziona come nodo
WiFi rilevando i device posti nel retro del mezzo, dotati di tag
RFId WiFi attivi, e comunicando i dati al sistema di back-end.
L’azienda ha così la possibilità di vedere quali
asset si trovano nell’ambulanza e quali siano invece stati
rimossi. Associando l’informazioni sulle presenza
al timestamp ed al tracciato GPS è possibile inoltre determinare
la localizzazione dell’asset e/o il momento e il luogo
della sua rimozione dalla vettura.
La seconda sperimentazione riguarda invece
un’azienda che gestisce materiali
pericolosi; l’architettura del sistema è analoga
alla precedente e prevede la taggatura dei contenitori in cui si
trovano le merci. In questo caso il sistema può essere impostato
in modo da generare un alert in caso di rimozione non programmata
del contentenitore. Si sta inoltre valutando di integrare il
sistema aggiungendo la possibilità di monitorare la temperatura
del contenitore/mezzo, sfruttando sempre il cellulare come mezzo
per la comunicazione del dato.