Nel mercato della musica digitale (sia Web che Mobile),
si stanno affacciando nuove proposition in termini di modelli
di business. Distribuire la musica gratuitamente in cambio di
pubblicità è il modello scelto, ad esempio, da Downlovers,
iniziativa nata lo scorso settembre dal Gruppo Kiver,
aggregatore e distributore digitale di musica indipendente e
dal Gruppo It’s Cool, operante nella comunicazione
integrata e che ha raggiunto oltre centomila utenti registrati
in sei mesi.
Durante il download del file dal sito internet,
l’utente visualizza uno spot pubblicitario di 30 secondi:
proprio attraverso la raccolta pubblicitaria (che prevede anche
la vendita di banner), vengono remunerate le case
discografiche. Anche l’accordo di Sony BMG con 3 UK, che
prevede la distribuzione gratuita di video musicali con
all’interno uno spot pubblicitario, si basa su un modello
Ad-funded.
Alcune Community come Facebook e MySpace stanno, invece,
vagliando l’idea di lanciare dei music store attraverso
cui distribuire musica in streaming gratuitamente mediante un
modello advertising based e venderla in download.
Player come Apple, Nokia e Omnifone, fornitore di servizi
di download illimitato di musica direttamente su cellulare in
collaborazione con i principali operatori mondiali, hanno,
invece, annunciato che vorrebbero offrire un servizio di
download illimitato di canzoni; a livello macro, i modelli di
pricing ipotizzati sono due: un sovrapprezzo nella vendita del
terminale a cui è associato il servizio o una fee mensile.